Unioni civili, Renzi accelera

Renzi punta a portare a casa entro l'estate le riforme costituzionale. A settembre aprirà il fronte sui diritti civili: al vaglio il modello tedesco

Unioni civili, Renzi accelera

Da qui all'autunno il passo è breve. Seppur non sia ancora iniziata, l'estate è già finita. E Matteo Renzi guarda oltre. Gli preme di portare a casa le riforme costituzionali prima delle vacanze, ma sa già che al rientro lo attendono fronti aperti e pesantissimi. Aveva promesso "una riforma al mese". Non è stato proprio così. Tanto che, se vuole carburare qualche risultato in più, sa molto bene che deve mettere lo sprint e al governo e al parlamento. Tuttavia, i dossier che sarà chiamato ad affrontare sono tutt'altro che di facile risoluzione. Da una parte c'è la riforma del mercato del lavoro, dall'altra il dibattito sui diritti alle coppie omosessuali.

"Io ho sempre detto che i diritti civili stanno in un pacchetto che parte dalle riforme costituzionali - ha spiegato ieri in una intervista ad Avvenire - una volta che il parlamento avrà terminato di votare queste, discuteremo anche su quella che ritengo essere una assoluta e corretta rappresentazione delle civil partnership, sul modello tedesco". E ha annunciato il superamento del ddl Cirinnà: "Anche in questo campo vedremo una proposta ad hoc del governo, che è pronto a prendere una sua iniziativa". Di più, però, non ha detto. E, ad oggi, è ancora troppo presto per capire come il governo intenderà legiferare sulle unioni civili tra omosessuali. A settembre, però, le carte dovranno inevitabilmente essere calate sul tavolo se il premier punta a portare a casa il risultato entro l'autunno. Un dibattito a cui non intende sottrarsi nemmeno il centrodestra. "Quella per i diritti civili degli omosessuali - aveva spiegato qualche settimana fa il laeder di Forza Italia Silvio Berlusconi - è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti". Una posizione, quella del Cavaliere, che aveva aperto il dibattito in Forza Italia e in tutto il centrodestra spccando diamentralmente l'arco politico. Sebbene tutti condividano la necessità di "rispettare i diritti ed evitare discriminazioni", la frattura si consuma su matrimonio e adozioni.

Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi la nuova normativa, che andrà a ritoccare il codice civile nel libro primo, garantira alla coppia omosessuale che deciderà di convolare a nozze l'iscrizione all'ufficio dello stato civile in un apposito registro. Da quel momento otterrà i diritti e i doveri delle coppie eterosessuali: dalla reversibilità della pensione alla successione, dai diritti in materia assistenziale e penitenziaria all'assegnazione delle case popolari. Insomma, un'equiparazione a 360 gradi. O quasi. Resterà, infatti, fuori il diritto all'adozione. Tuttavia, è sul piatto l'ipotesi di istituire la stepchild adoption: uno dei soggetti della coppia potrà adottare il figlio dell'altra parte dell'unione civile nel caso in cui il genitore naturale dovesse morire. Per il momento, però, si tratta di indiscrezioni. Niente di più. Per andare oltre e toccare con mano la riforma bisognerà, appunto, aspettare settembre.

Come bisognerà aspettare settembre per vedere cosa nasconde la tanto sbandierata riforma dl mercato del lavoro. Sul tavolo ci sarebbe anche l'ipotesi di "rivisitare" l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Un vero e proprio tabù pèer la sinistra radicale e per i sindacati. Eppure il presidente del Consiglio conta di approvarla "entro l’anno".

Anche in questo caso gli alleati sono tutt'altro che scontati. "L’articolo 18 - ha avvertito ad Avvenire - sarebbe l’ennesimo inutile derby ideologico. Io sono per riscrivere totalmente le regole del lavoro".

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