New York. L'amministrazione Biden compie un ulteriore passo in avanti sulla politica di deterrenza nella regione Indo-Pacifica inaugurando un nuovo cacciabombardiere «fantasma» in grado di trasportare sia testate nucleari che convenzionali. L'aeronautica militare statunitense ha presentato il nuovo B-21 Raider, che sostituirà gradualmente i primi aerei della Guerra Fredda, nel corso di una cerimonia presso lo stabilimento 42 di Northrop Grumman (azienda specializzata in tecnologie aerospaziali e di difesa) a Palmdale, in California. Secondo i media Usa il nuovo bombardiere nucleare «stealth» (ovvero in grado di sfuggire ai sistemi di intercettazione radar) potrebbe costare quasi 700 milioni di dollari a velivolo, e l'US Air Force ha in programma di acquistarne almeno cento. I dettagli tecnici rimangono riservati, ma il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha dichiarato che si tratta di «una testimonianza dei vantaggi duraturi dell'America in termini di ingegno e innovazione».
L'aereo - ha spiegato - consente di mettere a segno progressi significativi rispetto agli attuali bombardieri della flotta statunitense, e «anche i sistemi di difesa aerea più sofisticati faticheranno a rilevare il B-21 nei cieli: in questo aereo sono confluiti 50 anni di progressi nella tecnologia a bassa osservabilità». Il capo del Pentagono ha poi precisato che il B-21 Raider è stato costruito con «architettura di sistema aperta», che consente di incorporare «nuove armi che non sono ancora state inventate», e il suo primo volo è atteso per l'anno prossimo. Amy Nelson dell'osservatorio Brookings Institution, ha sottolineato che il B-21 è «progettato per evolversi»: l'architettura aperta, infatti, «consente la futura integrazione di software migliorato in modo che l'aereo non diventi obsoleto così rapidamente». Il velivolo fa parte degli sforzi della Difesa Usa per modernizzare tutte le divisioni della sua triade atomica, che include missili balistici nucleari lanciati da piattaforme terrestri e testate lanciate da sottomarini, mentre si sta spostando dalle campagne antiterrorismo degli ultimi decenni per tenere il passo con la rapida modernizzazione militare della Cina, che è sulla buona strada per avere 1.500 armi nucleari entro il 2035. E come ha affermato il Pentagono nel suo rapporto annuale sul Dragone, i suoi passi avanti su tecnologia ipersonica, guerra informatica, capacità spaziali e altre aree rappresentano «la sfida più consequenziale e sistemica per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e il sistema internazionale libero e aperto». Il Pentagono ipotizza che, in uno scenario di conflitto con Pechino, i B-21 Raider sarebbero i velivoli protagonisti della maggior parte degli attacchi, poiché sono progettati per resistere a lunghi voli e hanno un'enorme capacità di combattimento. Per Kathy Warden, Ceo di Northrop Grumman, il Raider può assomigliare al B-2 Spirit, quello che sino ad oggi era considerato l'aereo più avanzato al mondo, dalle inconfondibili linee stealth per celarsi ai radar nemici, ma le caratteristiche tecniche sono assai diverse. «Il modo in cui opera internamente è estremamente avanzato rispetto al B-2, perché la tecnologia si è evoluta così tanto in termini di capacità di calcolo che ora possiamo incorporarla nel software del B-21», ha sottolineato Warden. Gli analisti della difesa hanno precisato che altri cambiamenti probabilmente includono materiali avanzati utilizzati nei rivestimenti per rendere il bombardiere più difficile da rilevare, nuovi modi per controllare le emissioni elettroniche in modo che il Raider possa falsificare i radar avversari e camuffarsi come un altro oggetto, e l'uso di nuove tecnologie di propulsione.
La portavoce dell'Air Force, Ann Stefanek, lo ha definito «la spina dorsale della nostra futura forza di bombardieri»: durante la cerimonia in California non è stato menzionato il potenziale dell'aereo per il volo senza equipaggio, e Stefanek si è limitata a precisare che l'aereo è «predisposto per tale opzione, sebbene non sia stata presa alcuna decisione in merito».
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