Usa-Russia, 007 in campo. E Zelensky va a Kherson. "Da qui inizia la pace"

Incontro tra Burns e Naryshkin, gli obiettivi: no all'uso dell'atomica e dialogo sull'Ucraina

Usa-Russia, 007 in campo. E Zelensky va a Kherson. "Da qui inizia la pace"

Tutti la evocano, tutti dicono di volerla e, alla luce dei fatti, a tutti farebbe comodo. In concreto, ben oltre il significato prosaico di una parola così importante, la pace non è mai stata così prepotentemente all'ordine del giorno come in questa ultima settimana. Le principali potenze mondiali sono scese in campo, sia tramite canali ufficiali sia ufficiosi, per promuovere un dialogo tra l'invasore russo e l'invaso ucraino e finalmente, dopo mesi di conflitto, morte, distruzioni e conseguenze gravissime a livello globale, qualcosa si sta muovendo. Del resto quando anche Stati Uniti e Cina sembrano andare d'accordo è ben più di un segnale.

Non significa che sarà un percorso facile né rapido. Ma tanto basta. Il fatto più significativo arriva dalla Turchia, non a caso il Paese che, anche o soprattutto per interessi personali legati all'export di cereali, si sta muovendo maggiormente alla ricerca di una canale di dialogo. Ad Ankara si sono incontrati il direttore della Cia William Burns (ed ex ambasciatore americano in Russia, particolare non secondario) e il capo dei servizi segreti russo Sergei Naryshkin. Non esattamente due piccoli calibri. Al primo punto dell'agenda, la volontà di evitare una possibile escalation nucleare che avrebbe un impatto devastante e sfocerebbe, quasi certamente, in un conflitto globale dagli effetti imprevedibili. Tanto che Usa e Cina in maniera congiunta, dopo la stretta di mano Biden-Xi, hanno ribadito l'importanza di evitare ogni deriva atomica. Ovvio poi che si sia parlato anche di Ucraina e di una possibile soluzione al conflitto. Se già un incontro di questo tipo sarebbe significativo di per sé, è evidentemente che i motivi di importanza siano anche altri. Intanto che gli Stati Uniti abbiano informato Kiev di questo summit, dopo che da Washington avevano più volte ribadito che soltanto gli ucraini avrebbero potuto stabilire le condizioni per il dialogo. Condizione ribadita anche dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che anche ieri ha detto «spetta all'Ucraina decidere che tipo di termini sono accettabili». Forte presa di posizione anche dell'Onu che con una risoluzione afferma che la Russia deve «essere ritenuta responsabile di tutte le violazioni del diritto internazionale in Ucraina» e ripagare i danni di guerra. Ma questa sorta di delega fa ben sperare. Specie perché questo tipo di incontri solitamente si svolgono nel segreto più assoluto mentre annunciarlo urbi et orbi vale molto, molto di più. E significa che da qui in poi, nascondersi sarà impossibile. «Siamo stati molto aperti sul fatto che abbiamo canali per comunicare con la Russia», ha dichiarato un portavoce del Consiglio di sicurezza americano. Anche dal Cremlino, solitamente assai restio a mostrarsi aperto al dialogo, è arrivata una conferma. Con la specifica che l'incontro è avvenuto su «iniziativa degli Usa». Così, tanto per continuare a fare i duri. Ma non è affatto esclusa una soluzione di compromesso in cui Putin ottiene qualcosa (Crimea?) per non perdere la faccia, e l'Ucraina limita al ribasso la propria pretesa, per quanto legittima, di scacciare l'invasore senza se e senza ma.

Intanto le schermaglie proseguono, perché il gioco a chi è più forte può pesare al tavolo delle trattative. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri ha visitato la città di Kherson, liberata di fresco. Pur mostrando i muscoli e l'orgoglio ha detto chiaramente che «siamo pronti per la pace, per tutto il Paese», spiegando che la ritirata russa da Kherson è «l'inizio della fine della guerra».

«Inaccettabile» per i russi, almeno nelle dichiarazioni di facciata che arrivano addirittura a sostenere che Zelensky abbia parlato da una città «che si sa, fa parte del territorio russo». Dialettica, schermaglie. Ma il percorso di dialogo va avanti. Se lo vogliono tutti e fa comodo a tutti, forse è davvero la volta buona.

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