"Vendetta? No, la trappola di una perfida carrierista"

L'avvocato: "La Boccia sapeva che non stava vivendo una storia d'amore. Il copione è stato scritto prima"

"Vendetta? No, la trappola di una perfida carrierista"

«Vuol sapere cosa penso del ministro Sangiuliano? Le rispondo subito: Boccia-barretta-to. Levi pure la barretta se vuole: Bocciato». Così ha voluto iniziare l'intervista Annamaria Bernardini De Pace. Riconosciuta tra i migliori avvocati italiani e spesso contestata per le sue posizioni coraggiose e in controtendenza, non ha paura a prendere pubblicamente posizioni «scomode».

Avvocato, ora non mi diventi moralista anche lei

«Tutto tranne che moralista».

E allora mi dia una pagella su Sangiuliano. Con che voti lo boccia?

«Sarò indulgente: come ministro ha sbagliato. Non posso dargli la sufficienza. Come marito gli darei un tre. Come amante non classificabile».

Che impressione ha avuto da questa vicenda?

«L'impressione di una commedia all'italiana sceneggiata malissimo».

Perché dice sceneggiata. Lei pensa che dietro ci sia un copione scritto prima?

«Sì, certamente, un copione scritto da uno dei protagonisti. Meglio: da parte della protagonista. Perché la protagonista è la Boccia».

E a quale opera letteraria si è ispirata per scrivere questa commedia?

«Direi Pollicino».

Pollicino?

«Sì. Prima ha raccolto moltissimi sassolini bianchi, perché voleva essere sicura di non essere abbandonata nel bosco. E sapeva che coi sassolini, se fosse stata abbandonata, sarebbe potuta tornare da lui e dire: eccomi qui».

Una donna abbandonata che si vendica?

«Una donna che sapeva di non vivere una storia d'amore. Una donna carrierista, una donna amante della notorietà».

Perché della notorietà?

«Beh questa smania di notorietà ce la raccontano le centinaia di fotografie che ha raccolto con lei stessa al fianco di persone famose, star, politici».

Anche una donna furba?

«Una spiccata intelligenza strategica. È ardita. Lei è il deus ex machina che pensa a se stessa, al proprio guadagno e se ne frega degli italiani che pagano il ministro. Anzi, li ringrazia perché le offrono l'occasione di lucrare sulla preda ingenua riducendolo al sesso».

Si è organizzata, con registrazioni, foto, tracce, filmati.

«Allora mi permetta una battuta: chissà se quando stava in camera da letto si teneva gli occhiali con la telecamera? Oddio, speriamo di no!»

E ora si vendica?

«Secondo me questa non è una vendetta».

Perché?

«La vendetta, o anche semplicemente il rancore, sono tipici di chi ha amato ed è stato amato. Per la Boccia è un'altra storia. Lei da un anno organizzava tutto questo. Una donna innamorata non lo fa. E senza amore non c'è vendetta».

Quindi cos'è? Perfidia?

«Sì. Anche. Questa donna ha tirato fuori le foto solo alla fine. Eppure le raccoglieva da un anno. Perché solo alla fine? Hanno un prezzo queste foto? Hanno un valore? Questo prezzo non è stato pagato?».

Ma se fosse un disegno di terzi?

«È una domanda che mi sono posta. All'inizio son detta: non può una donna aver fatto una cosa del genere da sola. Forse è un giochino messo in campo dall'opposizione».

Però, mi lasci dire. Quanto bigottismo in giro!

«Bigottismo? Ma dov'è il bigottismo?».

Tutti che si scandalizzano

«Ma che si scandalizzano! Pura ipocrisia. È una vita che vediamo i politici che perdono la testa per le donne. Le donne talvolta sono furbe, e non sono per niente interessate alla potenza fisica dell'uomo, nemmeno alla potenza sessuale, sono interessate alla potenza politica e sociale».

Beh è una idea poco edificante della donna

«Molte donne sono così. Non è che dobbiamo considerare le donne esenti da colpe e gli uomini predatori».

Gli uomini sono prede?

«Sì, spesso. Specie se sono ricchi o potenti. Sono prede che fingono di essere predatori».

La signora Boccia prima di fare uscire questo materiale sarà andata da Sangiuliano a ricattarlo?

«Questo non lo so. Certo che una che scrive sui social: La vita è come un ristorante, non si può andare via senza pagare ».

Chi è la persona più intelligente in questa storia?

«La moglie del ministro».

Repubblica ha dedicato al caso un titolo in prima a caratteri cubitali: «Scandalo in camera da letto...».

«Ma quale scandalo? Si è sempre parlato in politica di amanti. Forse solo De Gasperi era fedele».

Quindi questo scandalo è un'arma di distrazione di massa?

«Potrebbe essere una cosa montata dalla sinistra che da tempo costruisce scandali rovistando nelle vite personali dei politici di questo governo».

Che sono innocenti?

«Avranno anche loro le loro responsabilità. Però è strano che non esca fuori nulla che dia fastidio alla sinistra».

I giornalisti del Domani e de La7

«Giusto. È passata subito in sordina. Il presunto stupro per mano, si fa per dire, di uno di sinistra, non è mai da condannare come quello di uno di destra»

E adesso tutte le femministe stanno difendendo la Boccia come se stesse facendo pagare il prezzo a un uomo a nome di tutte le donne che sono state sedotte e abbandonate.

«Ma che dicono? È lei che l'ha sedotto».

A Lei è mai capitato di donne che vengono con le registrazioni?

«Spessissimo. Se sono riprese nelle ultime settimane, cioè da quando è iniziata la violenza, o il tradimento, beh allora non ho obiezioni. Se sono più vecchie di un anno allora c'è malafede».

C'è' un colpevole in questa vicenda?

«Il colpevole non è nessuno. I responsabili sono tutti e due».

La signora Boccia dice di

difendere la sua dignità e il suo modo di essere donna

«No. Questa non è dignità. Non è stata chiamata in trappola. È lei che ha messo in trappola. Lei parla di potere tirannico. La tirannia l'ha esercitata lei».

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