Versace veste di onde le sue moderne sirene

Commoventi le madonne eroine di Scognamiglio Frange e cristalli: la Ferretti perde leggerezza

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Parigi «Just do it» ha detto Donatella Versace consegnando le stoffe più belle e preziose del mondo a due ragazzi appena laureati alla Saint Martin School di Londra. Michael Halpern, 23 anni, americano e Niall Cottrell, 24 anni, inglese dello Yorkshire, si sono buttati a capofitto nell'impresa: catturare l'idea stessa del movimento negli abiti della collezione Versace Atelier per il prossimo inverno in passerella l'altra sera a Parigi. Il risultato è stato sensazionale, come se onde di raso duchesse arrivassero con violenza sul corpo delle modelle dove una mano di donna ferma e al tempo stesso gentile le blocca con la forza tranquilla del suo sapere. «È andata proprio così» confermano nel backstage i due giovani assistenti raccontando delle innumerevoli prove fatte in sartoria per ottenere l'effetto voluto da Donatella. Lei stessa, invece, rivela che i sublimi cappotti in cashmere doppiato di raso (fuori rosa e dentro verde, oppure burgundy e azzurro) sono un'esigenza personale: esplorare la faccia da giorno della couture. Anche in questo caso, però, c'è l'idea del moto ondoso, dei volumi bloccati e poi lasciati andare, di una moderna sirena che emerge dalle acque. La vera sorpresa arriva comunque con gli abiti da sera, uno più bello dell'altro nel sapiente gioco del doppio e a volte triplo colore con cui la bionda signora del made in Italy che per inciso sfoggia una nuova e donante pettinatura a carrè, sottolinea i tagli magistrali del suo Atelier. Inutile dire che la scuola Versace si vede anche nell'ottimo lavoro di Francesco Scognamiglio, 41 anni, napoletano e fiero di esserlo al suo debutto nell'arena dell'alta moda parigina con una commovente collezione di 19 capi dedicati alla mistica segreta di Napoli. Ecco quindi le velette gioiello ispirate alla Madonna di Pompei, il ricamo effetto ala di gabbiano su un lungo abito da sera oppure le grandi rose dei giardini di Posillipo riprodotte nello jacquard tridimensionale di un sublime cappotto ricamato con 300 mila cristalli Swarovski di 18 diversi colori. Algide come le eroine di Games of Thrones, ma sotto sotto carnali come le donne dei quadri dipinti da Caravaggio a Napoli, le modelle di Scognamiglio sfilano in un incredibile hotel particulier della Rive Gauche dove si danno appuntamento le migliori clienti dell'alta moda francese come la principessa Kasja Altani del Qatar, una delle donne più belle e più ricche del mondo. Per festeggiare la collezione Croisiere 2017 di Miu Miu si scomoda invece una dj di nome Kate Moss, una chef donna di rara bravura e un pezzo importante della storia parigina. L'evento si svolge infatti nel cosiddetto Hotel de La Paiva, ovvero il lussuoso club per soli uomini fondato ai primi del '900 dalla cortigiana Ester Lachman sugli Champs Elysée. Nei fantastici saloni frequentati a suo tempo da Flaubert ed Emile Zolà per un'intera serata si balla, si mangia, si rivedono i cortometraggi della serie The Woman Tales e soprattutto si ammirano i 35 look Miu Miu che arriveranno nei negozi a novembre. Coloratissimi, allegrissimi, pieni di dettagli e decorazioni sorprendenti tanto i capi quanto gli accessori sono fatti per suscitare l'alchimia del desiderio. Irresistibili ad esempio i cappellini da pioggia in raso come le borsette a secchiello sempre in raso per non parlare dei bijoux: collane e orecchini come caramelle. Marc Jacob applaude entusiasta. Alberta Ferretti perde la sua leggendaria leggerezza nella collezione limited edition che fa sfilare per la prima volta nei saloni della maison a due passi dall'Eliseo. Un solo capo, blu con mille piegoline di tulle fermate da minuscoli cristalli neri, ci tocca il cuore per raffinatezza e preziosità. I pantaloni a ventagli di raso, le frange dappertutto e le cascate di cristalli citano a volte Ertè e in qualche caso Jacques Fath.

Manca però il tocco leggero che è la vera magia di questa piccola-grande signora della moda italiana. Alla sfilata di Ulyana Sergenko viene in mente un'immagine pazzesca: Svetlana Stalin che torna sulla terra in paillettes. Tutto improbabile tranne i mocassini di di Loboutin che sono un'elegante assurdità.

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