È durata una decina di minuti la visita della premier Giorgia Meloni al vice ispettore della Polizia Christian Di Martino, accoltellato alla stazione di Lambrate nella notte tra mercoledì e giovedì scorso da un marocchino 37enne irregolare, e ricoverato in terapia intensiva al Grande ospedale metropolitano di Niguarda. La premier è arrivata alle 19,45 circa, accompagnata dal direttore generale dell'ospedale Alberto Zoli, ha incontrato i genitori del viceispettore, che si trova sempre in condizioni gravi ma in netto miglioramento. Di Martino, infatti, da lunedì è sveglio e vigile. Dopo essersi informata sulle condizioni cliniche del vice ispettore, riferite dal direttore delle terapia intensiva Roberto Fumagalli e dalla direttrice del Trauma Team Stefania Cimbanassi, che hanno eseguito il lunghissimo e complesso intervento chirurgico, è entrata nella stanza dove fa bella mostra di sé la maglia dell'Inter donata dal calciatore e cognato Dimarco. L'agente, che nel pomeriggio aveva fatto capire di essere molto contento e grato delle visite istituzionali che sta ricevendo in questi giorni, aveva detto che sarebbe stato onorato di poter incontrare la premier. Meloni e l'agente, visibilmente contento, hanno parlato e scherzato. Di Martino ha detto che «Niguarda è un grande ospedale», mentre la presidente del consiglio ha voluto ringraziare tutto il personale medico sanitario.
Nella mattinata Di Martino ha ricevuto anche la visita dell'euorparlamentare e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone, che lo ha candidato all'Ambrogino d'oro, la massima onorificenza
milanese. Lunedì invece sono andati a portare i loro saluti e la loro vicinanza istituzionale il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia Vittorio Pisani.
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