Sardegna "ribaltata" in 4 anni: i 5Stelle dimezzati, vola FdI

Rispetto a quattro anni fa, la Sardegna ha completamente cambiato rotta e visione politica: ecco l'ascesa della destra nei numeri di Fratelli d'Italia e il flop dei 5Stelle

Sardegna "ribaltata" in 4 anni: i 5Stelle dimezzati, vola FdI

Un vero e proprio cambio di rotta netto, tangibile, chiaro: gli elettori della Sardegna non hanno "perdonato" il Movimento 5 Stelle per l'escalation negativa dalle elezioni politiche del 2018 a oggi e hanno deciso di virare destra in favore di Fratelli d'Italia e della sua leader, Giorgia Meloni. È il risultato delle elezioni politiche svoltesi ieri e registrato nei seggi dell'isola alla fine della conta dei voti contenuti nelle schede.

L'ascesa di FdI

Secondo i dati ufficiali, alle politiche di quattro anni fa il partito di Giuseppe Conte fece registrare un boom con oltre il 42% dei consensi. Ma il cambiamento dei sardi non è avvenuto tutto d'un botto ma era già iniziato nel 2019 con il binomio Lega-Psd'Az (Partito Sardo d'Azione) al vertice della Regione (il presidente è Christian Solinas). L'ascesa di FdI, però, è stata inarrestabile: poco meno di cinque anni fa raccoglieva soltanto il 4% dei consensi, oggi è diventato il primo partito dell'isola con quasi il 24%. I pentastellati, viceversa, hanno subìto un vero tracollo perdendo in pratica più di venti punti percentuali e attestandosi al 22%. Terzo il Pd che ha fatto registrare un 19% guadagnando qualcosa rispetto alle politiche del 2019 (era al 15%).

Rallenta la Lega

Per quanto riguarda il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, ha registrato un dato in linea con quello nazionale (più dell'8%) dopo aver schierato alcuni "big" come il coordinatore regionale, Ugo Cappellacci, all'uninominale Cagliari, il deputato uscente Pietro Pittalis sull'asse Nuoro-Oristano e il capogruppo in Consiglio regionale, Angelo Cocciu. Come ricorda l'Agi, la Sardegna è la penultima in Italia come affluenza alle urne (ultima la Calabria) passando dal 65,5% delle ultime politiche al 53,1% di domenica 25 settembre. Male la Lega che è scesa al 6% perdendo oltre quattro punti rispetto alle politiche 2018: nel 2019, quando vinse Solinas, assieme a Psd'Az i due partiti avevano sfondato il muro del 20% grazie all'11,4% che riuscì a conquistare il Carroccio.

Se il centrodestra ne è uscito compatto più che mai ottenendo una larghissima maggioranza, come mai proprio la Lega ha subìto un calo nelle preferenze? A influire sul risultato di ieri potrebbe essere la vicenda legata alle dimissioni dell'assessore leghista ai Trasporti, Giorgio Todde, preceduto da altrettante dimissioni di altre tre figure di spicco del

partito molto vicine a lui. Adesso è proprio il Presidente della Regione, Solinas, ad aver assunto l'incarico ad interim preannunciando che si voterà dopo il rimpasto della Giunta che è stato più volte rimandato in questo 2021.

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