Volontari uccisi, ira di Biden. E le Ong ora lasciano Gaza

Il presidente Usa e la morte di 7 operatori umanitari: "Indignato e affranto, non è un caso isolato". Oggi colloquio con Netanyahu

Volontari uccisi, ira di Biden. E le Ong ora lasciano Gaza
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L'attacco aereo israeliano che ha causato la morte di sette operatori umanitari a Gaza ha scatenato l'indignazione internazionale, provocando quella che probabilmente è stata la più dura reazione di Joe Biden nei confronti dello Stato ebraico. «Sono indignato e addolorato per la morte dei volontari di World Central Kitchen, tra cui un americano, avvenuta a Gaza - ha detto il presidente Usa -. Fornivano cibo ai civili affamati nel mezzo di una guerra. Erano coraggiosi e altruisti. La loro morte è una tragedia». Quindi ha ammonito Israele che «non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari e non ha fatto abbastanza neppure per proteggere i civili». Biden ha poi sottolineato che l'alleato «si è impegnato a condurre un'indagine approfondita sul motivo per cui i veicoli degli volontari sono stati colpiti dagli attacchi aerei», avvertendo che «tale indagine deve essere rapida, deve garantire la responsabilità e i suoi risultati devono essere resi pubblici».

I sette membri dell'organizzazione benefica dello chef Jose Andres sono stati uccisi quando un raid ha colpito il loro convoglio nella città di Deir al-Balah. Biden ha spiegato che «non è stato un incidente isolato», e il conflitto iniziato dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre è stato «uno dei peggiori degli ultimi anni in termini di vittime tra gli operatori umanitari». Questo, ha aggiunto, «è uno dei motivi principali per cui la distribuzione degli aiuti a Gaza è stata così difficile: perché Israele non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori che cercano di fornire ai civili l'aiuto di cui hanno disperatamente bisogno. Incidenti come quello di ieri semplicemente non dovrebbero accadere». Quindi, il presidente ha ribadito come «gli Usa hanno ripetutamente esortato Israele a compensare le operazioni militari contro Hamas con operazioni umanitarie, al fine di evitare vittime civili», promettendo che Washington «continuerà a fare tutto il possibile per fornire assistenza ai civili palestinesi attraverso tutti i mezzi disponibili, e io continuerò a fare pressioni su Israele affinché faccia di più per facilitare tali aiuti. Inoltre, stiamo spingendo forte per un cessate il fuoco immediato come parte di un accordo sugli ostaggi».

E oggi, secondo le fonti di Axios, il presidente avrà un nuovo colloquio telefonico con il premier Benjamin Netanyahu. Ieri l'esercito israeliano ha riconosciuto che ha commesso un «grave errore», ma non è sicuramente stato l'unico, visto che il numero degli operatori umanitari uccisi in questo conflitto è arrivato a 196, inclusi più di 175 membri dello staff Onu, e «questo è inconcepibile». La Commissione Ue, intanto, ha domandato «un'indagine approfondita» sulla morte dei sette operatori di World Central Kitchen, e anche l'Alto Rappresentante per gli affari esteri dell'Ue, Josep Borrell, ha «condannato l'attacco e sollecitato un'indagine». Intanto la situazione per i civili è resa ancora più drammatica dal fatto che le organizzazioni umanitarie stanno sospendendo le operazioni nella Striscia.

Dopo che World Central Kitchen ha annunciato lo stop alla consegna di cibo, anche gli Emirati Arabi Uniti hanno sospeso gli aiuti attraverso il corridoio marittimo da Cipro a Gaza in attesa di ulteriori garanzie di sicurezza da parte di Israele.

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