Al voto con il Brescellum? Non ci sarebbe storia: centrodestra pigliatutto

Se si andasse a votare con il proporzionale puro proposto dal grillino Giuseppe Brescia, stravincerebbe il centrodestra con 222 seggi su 400

Al voto con il Brescellum? Non ci sarebbe storia: centrodestra pigliatutto

La nuova legge elettorale proposta dal Movimento 5 Stelle farebbe stravincere il centrodestra. Tanto paradossale quanto reale, se i rapporti di forza tra i partiti sono quelli registrati in questi giorni dagli istituti demoscopici italiani. Il deputato pentastellato Giuseppe Brescia, infatti, ha avanzato una riforma della legge elettorale in chiave "proporzionale secco" e visto il cognome dell'esponente grillino ecco che la sua idea - come da tradizione - prende l'etichetta di Brescellum, così come successo in passato con il Mattarellum di Sergio Mattarella e il Rosatellum di Ettore Rosato.

Chiamatelo Brescellum, Germanicum o come preferite, fatto sta che il proporzionale puro eliminerebbe con un colpo di spugna i collegi uninominali e istituirebbe, invece, una soglia di sbarramento al 5% (prevedendo comunque un diritto di tribuna, ovvero l'ospitalità dei partiti più piccoli nelle liste dei partiti maggiori).

Ci ha pensato YouTrend a effettuare – sulla base della "Supermedia" dei sondaggi risalenti allo scorso 9 gennaio – una simulazione di come sarebbe il nuovo emiciclo di Montecitorio e quello di Palazzo Madama. Nella sua simulazione, YouTrend tiene conto della riforma del taglio dei parlamentari che porterebbe la Camera a 400 seggi e il Senato a 200. Insomma, da 945 gli eletti passerebbero a 600 (il taglio interesserebbe, dunque, 345 parlamentari).

Come sarebbe la Camera dei deputati

Bene, ecco i numeri per Montecitorio. La Camera sarebbe occupata in gran parte dalla Lega di Matteo Salvini: il Carroccio, infatti, otterrebbe – con le intenzioni di voto attuali – la bellezza di 143 seggi. Dietro alla compagine leghista, ecco Fratelli d’Italia con 49 e Forza Italia con 30. Ecco, sommando le quote di Lega, FdI e FI, il centrodestra salirebbe a 222 seggi su un totale di 400. Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti eleggerebbe, invece, 86 esponenti, mentre sono dieci in meno quelli dei 5 stelle, che si fermerebbero a quota 76. Appena 5 gli uomini di Matteo Renzi per Italia Viva.

Come sarebbe il Senato della Repubblica

A Palazzo Madama, su 200 poltrone, il Carroccio ne otterrebbe ben 72, oltre un terzo, che se sommati ai 24 di Fratelli d’Italia e ai 16 di Forza Italia porterebbe la coalizione a un volume di

112 su 200, oltre la maggioranza assoluta (così come a Montecitorio). Pd e Movimento 5 Stelle, invece, metterebbero assieme 80 senatori: 43 dem e 37 5s. Italia Viva, infine, si dovrebbe accontentare di appena un senatore…

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