La Wagner torna a Bakhmut. In 500 "con nuovi capi". Kiev: "Progressi nel Donetsk"

I miliziani hanno cambiato comandanti e firmato contratti con il ministero della Difesa di Mosca. Un altro video dell'ammiraglio Sokolov, ma è di 4 giorni prima del blitz

La Wagner torna a Bakhmut. In 500 "con nuovi capi". Kiev: "Progressi nel Donetsk"
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La Russia è a corto di uomini, e come anticipato da il Giornale lo scorso 18 settembre, Putin pescherà nei mesi prossimi dall'esercito nordcoreano. Nel frattempo sono stati arruolati 500 combattenti dell'ex Wagner di Prighozin. Il generale Gerasimov li ha schierati nel Donbass, in particolar modo nell'area di Bakhmut, una delle zone dove la controffensiva ucraina sta avendo successo. Si tratta di un manipolo di uomini che ha negoziato contratti con il ministero della Difesa russo. Provengono dalla Bielorussia, dove si erano spostati dopo il fallito golpe del 24 giugno. Nel centro operativo di Asipovichi, a circa 90 km da Minsk, ce ne sono altri 7mila che aspettano la chiamata di Mosca.

Per il comandante in capo ucraino Zaluznyj, «sono tra i militari più addestrati dell'esercito russo, ma non diventeranno una minaccia significativa, e neppure rappresenteranno un punto di svolta». «Hanno cambiato rapidamente i loro comandanti e sono tornati» raccontano alla Cnn i piloti di droni ucraini che combattono nell'area. Kiev a questo punto non può concedere ulteriori margini di vantaggio al nemico, tant'è che ieri pomeriggio Oleksandr Pavlyuk, vice capo del ministero della Difesa, non ha escluso una mobilitazione generale nel Paese, per offrire forze fresche alla controffensiva. «Per il momento i piani non sono cambiati, ma dipende da quali sfide dovremo affrontare sullo sfondo di un'aggressione su vasta scala ancora in corso. Dobbiamo prepararci a essere pronti per ogni evenienza».

Kiev, secondo i dati forniti dall'intelligence, potrebbe mandare al fronte fino a 200mila riservisti, senza contare gli oltre 700mila soldati di leva. Tutto dipenderà dagli scenari futuri e dalla capacità di sfondamento ucraino soprattutto nel sud. In queste ore si combatte con inaudita ferocia a Verbove, località che rappresenta la nuova testa di ponte ucraina sulla Crimea dopo la conquista di Robotyne. La situazione è caotica, tant'è che le autorità hanno evacuato donne e i bambini da diverse città e villaggi vicini alla linea del fronte di Zaporizhzhia. Zelensky, che ha nominato tre nuovi viceministri della Difesa, ha invitato i suoi connazionali a osservare domenica un minuto di silenzio nelle piazze e nelle strade in memoria dei soldati caduti.

Il nervo scoperto di Kiev resta il Donbass, anche se Zelensky parla di «importanti progressi» e anche Stoltenberg dalla Nato vede «risultati nella controffensiva». Mosca risponde rivelando che i suoi soldati hanno fermato il tentativo delle truppe di Kiev di sfondare le linee di difesa sul fianco meridionale di Bakhmut, stanno mettendo a ferro e a fuoco la regione di Kherson e liquidato 390 militari. La Russia tra l'altro ha iniziato a costruire collegamenti ferroviari diretti con le città ucraine occupate di Mariupol, Volnovakha e Donetsk che potrebbero ridurre la dipendenza logistica dal ponte di Crimea.

Nel Donbass qualcosa potrebbe cambiare con l'arrivo dei missili Atacms americani, ma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, accusa Washington di fornire a Kiev «uno strumento di morte con finalità terroristiche. Gli ucraini useranno i missili per attaccare le aree residenziali delle città del Donbass e della Crimea». E sul raid di Sebastopoli spiega che «non c'è il minimo dubbio che sia stato pre-pianificato con l'uso di intelligence occidentali, attrezzature satellitari della Nato e aerei spia». Nel blitz, lo ricordiamo, sarebbe stato ucciso l'ammiraglio Viktor Sokolov. Ieri Mosca ha trasmesso un nuovo video, mostrandolo vivo e vegeto: in realtà, cercando su youtube, le immagini risalgono alla premiazione della squadra di calcio del Chernomorets Odessa del 18 settembre, ovvero quattro giorni prima dell'attacco degli Storm Shadow.

Nella 581esima giornata del conflitto, i partigiani del gruppo «Freedom for Russia Legion» hanno fatto esplodere alcune bombe all'aeroporto militare Chkalovsky. Nella stessa area i sabotatori avevano distrutto una settimana fa due jet e un elicottero. Bombe russe sull'area di Nikopol hanno provocato incendi e danneggiato edifici.

Le forze ucraine hanno annientato il sistema missilistico antiaereo S-300 e 6 pezzi d'artiglieria nemici a Melitopol. I russi hanno formato unità d'assalto sul fronte Lyman-Kupian per sfondare le difese di Kiev nel Donetsk. La Lituania ha consegnato all'Ucraina un set di radar ad uso delle forze navali.

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