Prendi il cibo e scappa Il sapore è TAKE AWAY

Non solo cinesi e pizza Ormai anche i piatti di alta cucina sono «da asporto»

Prendi il cibo e scappa Il sapore è TAKE AWAY

Ricette di alta cucina da gustare nella comodità di casa propria: è l’ultima tendenza romana del mangiar bene. Sono sempre più numerosi gli chef capitolini che, nei loro ristoranti, propongono menù da portar via. «La gente, spesso, rimane in casa a guardare partite di calcio o trasmissioni tv, vuol mangiare bene ma non ha voglia di cucinare - dice lo chef Massimo Riccioli -. Il servizio da asporto nasce per recuperare la dimensione domestica, portandovi cibo di qualità, e per valorizzare la nostra memoria alimentare, conservando abitudini che tempo e modo di vivere stanno superando. La risposta del pubblico è molto interessata e, di conseguenza, molto interessante». Massimo Riccioli propone il take away al Riccioli Cafè, da crudi e carpacci a sushi e sashimi, senza dimenticare cous cous vegetariano e taboulè con scampi (via delle Coppelle 13; 0668210313). E visto il successo dell’iniziativa, lo chef ha deciso di aprire un locale riservato proprio al take away. Si chiamerà RosticcieRì - il «Rì» finale accentato è la «firma» di Riccioli - e aprirà prima di Natale (corso Rinascimento 83; 0668808345). «Ci saranno crudi, ricette pronte da cuocere e piatti cotti - prosegue -. Molte proposte di pesce, piatti vegetariani, supplì e crocchette, oltre a pollo preparato in modi diversi. Sarà una cucina sana e di qualità». Nuova apertura anche nei locali dell’ex-Planet Hollywood (via del Tritone 118), rilevati dal Gruppo Squisito. Entro dicembre, aprirà uno spazio articolato su 3 piani e in più proposte gastronomiche, da fast-lunch a ristorante, da caffetteria a enoteca al «portar via». Aperto da pochi mesi ha già registrato un grande successo Gusto al 28 (piazza Augusto Imperatore 28; 0668134221). La cucina è incentrata su piatti di pesce e vegetariani, sapori mediterranei e rimandi orientali. Per il menù «da asporto» è stato realizzato un packaging ad hoc, con scatoline bianche con bacchette di alluminio come chiusura e manico.
Le «bag» sono diventate una moda in Centro. È facile vederle, soprattutto a pranzo, al braccio dei più giovani. Tra i piatti più richiesti, tempura di pesce e vegetali, cous cous con agrumi e gamberi, insalata con fagiolini, patate e uova di quaglia. Adottato come regalo di Natale nel 2006, il take away, ora, è disponibile tutto l’anno da Acquolina (via Serra 60; 063337192). «Il pubblico è vario - spiega lo chef Giulio Terrinoni -. Ci sono molte signore, professionisti e single. Piacciono risotti, olive ascolane ripiene di pesce e fritti. Stiamo studiando un menù natalizio». Piatti da portar via pure da Baba (via Casale di Tor di Quinto; 063330745), al Margutta, con le creazioni di Benjamin Herst (via Margutta 118; 0632650577) e al Ketumbar, dove lo chef Alessandro Salamone propone piatti orientaleggianti, dal sushi a listarelle di pollo in salsa agrodolce (via Galvani 24; 0657305338). Portate da asporto anche alla Proposta: «Si può scegliere in menù - dice la chef Necci Bertini - e, con un po’ di anticipo, si possono ordinare proposte personalizzate» (via Terni 13; 067015615). Il take away è una tradizione dei ristoranti giapponesi.

Da Zen (via degli Scipioni 243; 063213420) a Miyabi (via Ostia 22; 0639724419), senza dimenticare quelli «specializzati» come Fusion Food (via Brunetti 6; 063200407) e Daruma Sushi (via Flaminia vecchia 464, 063336818; via di Panico 65, 0668192133; via del Monte 9, 0680692655). Perfino filetto e tagliata diventano «a portar via»: nei ristoranti T-Bone Station (www.t-bone.it).

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