È primavera, la Lombardia scopre i suoi gioielli

Una grande festa di piazza. È questo il senso - schietto e cordiale - delle «Giornata Fai di Primavera», con l’apertura straordinaria, grazie all’intervento dei volontari del Fondo Ambiente Italiano, di oltre 100 beni del nostro patrimonio culturale a Milano e in Lombardia. Beni artistici, storici, architettonici, solitamente chiusi al pubblico o visitabili in circostanze eccezionali. Per la verità, le giornate dedicate alle visite (tutte a contributo libero e con possibilità di iscriversi al Fai direttamente sul posto) sono due - domani e domenica - per una manifestazione, giunta quest’anno alla 19ma edizione, che col passare degli anni è diventata un appuntamento irrinunciabile per migliaia e migliaia di persone e famiglie. Il significato di questo weekend davvero speciale lo spiega direttamente Ilaria Borletti Buitoni, presidente del sodalizio: «Con la Giornata di primavera, il Fai non solo apre l’Italia più segreta, ma vuole avvicinare e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, italiani e non solo, affinchè partecipino in prima persona alla difesa e alla condivisione delle nostre ricchezze, sempre più minacciate dalla crisi economica e dall’indifferenza».
Il 2011, 150mo anniversario dell’Unità d’Italia, porta con sè una novità: un itinerario risorgimentale, per celebrare l’unificazione nazionale, che prevede la visita a luoghi particolarmente significativi sotto il profilo storico, come, tra gli altri, Il Museo Storico Garibaldi di Como, la Cappella di Villa Raimondi a Fino Mornasco e Villa Raimondi a Vertemate con Minoprio, testimoni del matrimonio tra Garibaldi e Giuseppina Raimondi; il Castello di Brescia e le sue vie d’accesso; il Museo del Risorgimento di Milano, con la mostra «Napoleone III e l’Italia», così come la stanza 105 del Grand Hotel et de Milan, in via Manzoni, dove visse per 27 anni Giuseppe Verdi. E ancora, sempre a Milano, la Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale. Si prosegue a Monza, con gli appartamenti reali della Villa appena restaurati e aperti per la prima volta al pubblico, per passare a Mantova, con le carceri dei Martiri di Belfiore nel Castello di San Giorgio in Palazzo Ducale. Ma, certamente, il Risorgimento - che ha visto la Lombardia scrivere pagine tormentate e decisive - non esaurisce le proposte del Fai per un weekend da godersi anche all’aria aperta, in città, per chi vuole lasciare la macchina nel box, o fuoriporta, per chi l’auto, almeno in questo caso, la considera un’amica insostituibile per raggiungere località amene. Ecco dunque il percorso di Grosio, in Valtellina: dalle incisioni rupestri alla centrale idroelettrica, un viaggio attraverso secoli di storia, arte, fede, vita contadina. Oppure lo splendido Monastero di Torba a Gornate Olona (Varese); o ancora il borgo di Toscolano Maderno affacciato sulla sponda bresciana dal lago di Garda, e la sua fantastica e sorprendente Valle delle Cartiere e, sempre sul Benaco, la Pieve di Santa Maria a Manerba, con la chiesa di San Giorgio e il percorso panoramico fin su alla Rocca a strapiombo sul lago. Lago dunque. E lago sia. Ci spostiamo così sul Lario e le sue splendide ville, a cominciare dal giardino di Villa del Balbianello a Lenno, per proseguire sul lago di Lugano, sulla cui sponda italiana, presso la frazione Oria di Valsolda, si affaccia l’affascinante Villa Fogazzaro Roi.
Ma torniamo in città, e precisamente nel capoluogo lombardo, con i suoi tesori spesso nascosti, a volte del tutto misconosciuti. Come la caserma Santa Barbara: inaugurata alla presenza di Vittorio Emanuele III, è un gioiello dell’architettura degli anni Trenta del secolo scorso. O come Palazzo Mezzanotte, progettato dall’omonimo architetto nel 1927, in piazza Affari, sede della Borsa Valori e oggi di un centro congressi, proprio nell’ex Sala delle Grida.


E che dire di una puntata all’Almo Collegio Borromeo di Pavia o alla decoratissima Saletta Reale della Stazione di Monza? Beh, ce n’è davvero per tutti i gusti. Accomunati dallo stesso obiettivo: sentirsi complici o «militanti» di un grande movimento culturale come il Fai. Per informazioni e tutti i dettagli del programma: 02.89780115, oppure www.giornatafai.it.

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