Roma - Mette le mani avanti, Nicola Mancino. Il vicepresidente del Csm precisa che il voto della sesta commissione contro il ddl sul processo breve è "soltanto un parere". Poi chiama Alfano al confronto. Si terrà dopo la pausa natalizia il plenum del Csm, alla presenza del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, per discutere dei vuoti di organico nelle procure. "Ho parlato con il ministro - ha detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, in apertura di plenum questa mattina - che si è detto disponibile per una seduta in cui discutere in maniera pressante e urgente la questione dei posti vacanti soprattutto nelle procure. Questa seduta straordinaria sarà convocata dopo la Befana, verso il 7-8 gennaio".
Processo breve "Sarò ripetitivo, ma devo far presente che esprimere un parere non significa aver bocciato, anche perché la bocciatura non è compito né della sesta commissione né del plenum del Csm". Lo dice Mancino con riferimento ai titoli di agenzie e quotidiani che "evidenziano bocciature da parte del Csm del processo breve". Mancino ricorda che il plenum si esprimerà sul provvedimento nella seduta straordinaria di lunedì prossimo e il parere "sarà inviato al ministro della Giustizia.
Devo ripetere - continua il numero due di Palazzo dei Marescialli - che il parere non è vincolante. Il ministro Alfano potrà apprezzarlo in tutto o in parte, ma il parere suggerisce correzioni, non si pone di traverso rispetto all’iter del disegno di legge discusso in parlamento, organo autonomo e sovrano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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