Prodi battuto: eutanasia di una notizia

Chi è l'uomo dell'anno? Berlusconi. E al secondo posto? Ciampi. Chi invece buttereste dalla torre? Bin Laden. E subito dopo? Prodi. Lo rivela un sondaggio realizzato per Sky Tg24 dall'Ispo di Renato Mannheimer. Cosa dite, cari lettori? Che questa notizia l'avete già letta ieri sul Giornale? Avete ragione. Però la ripetiamo. No, non siamo impazziti. Il fatto è che l'avete letta esclusivamente sul Giornale e su nessun altro quotidiano. E dunque abbiamo deciso di chiedervi un aiuto: noi la ripubblichiamo, voi regalate una copia del Giornale a un amico che compra il Corriere o Repubblica o la Stampa. Così, almeno, il vostro amico capisce come gira l'informazione oggi in Italia. E pazienza se gli rovinate il cenone di San Silvestro: tanto a noi è già andato di traverso.
Tanto per dire: il Corriere della Sera, che di norma stampa in prima pagina ogni sospiro di Mannheimer, ieri relegava questo sondaggio in un trafilettino nascosto a pagina 9. Prima riga di titolo: «Prodi batte l'Italia mondiale», e solo sotto «Berlusconi uomo dell'anno». Pensa un po'. Repubblica spingeva il trafiletto ancora più in basso e ancora più avanti. Pagina 14, uno spazio mignon che in genere si dedica agli incidenti stradali (senza feriti) sulla Bergamo-Milano. E un titolo che dice: «Sky: il Cavaliere e il Professore sono i protagonisti del 2006». Alla pari, s'intende. Naturalmente l'Unità non può essere da meno: pezzullo a pagina 8 con il dato di Berlusconi, schiacciato dalla prima riga di titolo che annuncia trionfante: «La notizia più importante? La vittoria di Prodi». La Stampa da un po' più di evidenza al sondaggio, ma solo a pagina 10 e con un titolo che sembra studiato apposta per non dire nulla: «Prodi e Berlusconi fanno più notizia». Che è un po' come dire: Inter e Milan giocano il campionato. Indiscutibile. Ma il dubbio resta: chi guiderà mai la classifica?
Ecco la classifica, nel caso, la guida Berlusconi. Può piacere o no, ma la notizia, nella sua cruda semplicità, è quella. Nell'anno della sconfitta elettorale, al termine delle votazioni che dovevano sancire la sua fine politica, il Cavaliere resta il personaggio dell'anno. E Prodi, invece, in quella classifica viene scavalcato anche dal duo Ciampi-Napolitano e persino da Fiorello. A breve distanza, Mario Merola e Fabio Caressa. Non gran che per un presidente del Consiglio in carica, soprattutto se pensiamo che, al contrario, egli primeggia nella classifica degli odiati, quella dove brillano Provenzano, Wanna Marchi e naturalmente Osama Bin Laden. Unico, quest'ultimo, meritevole di essere considerato peggiore di Prodi.
Ripetiamo: si tratta di un sondaggio. Autorevole e insospettabile, naturalmente, perché Sky Tg24 è la Tv preferita dal premier per le sue chilometriche esternazioni e Mannheimer è una specie di coproduzione fra Bruno Vespa e Corriere della Sera: ogni volta che parla viene accolto nei sacri salotti manco fosse l'oracolo di Delfo. Ma resta un sondaggio. Per quanto blasonato, niente di più di quello. Non è un dogma della fede né una verità assoluta: per quel ci riguarda, gli si può credere o no, si può decidere se pubblicarlo o no, come ogni sondaggio, perfino quelli di Mannheimer. Ciò che non si può fare è trasformarlo geneticamente in altra cosa e poi darcela a bere. Soprattutto: non si può nascondere la semplicità di una notizia sotto un tappeto di titoli rossi come la vergogna.
Sintetizzare i risultati di quella ricerca con il titolo: «La notizia più importante? È la vittoria di Prodi», è un po' come se all'indomani della finale di Berlino i giornali di tutto il mondo avessero titolato: «Ottimo secondo posto della Francia». E l'Italia campione? Dimenticata. Spiacenti. Ma sì, dai: è un po' come se per raccontare il ritiro di Michael Schumacher si titolasse: «Felipe Massa, però, continua a correre». Per carità, chi può smentire? In effetti: non si tratta di un errore, si tratta di una presa per i fondelli. Scrivere per esempio, a proposito di questo sondaggio, che Prodi e Berlusconi sono i protagonisti della politica del 2006, che vuol dire? Anche Moggi e Cannavaro sono stati i protagonisti della vita sportiva. Anche il lupo cattivo e la nonna sono i protagonisti di Cappuccetto Rosso. Bisogna intendersi sul ruolo, però.
Ecco: per gli italiani interpellati nel sondaggio di Mannheimer e Sky Tg24 (lo ripeto: piaccia o no), il ruolo di Prodi è stato assai peggiore del lupo cattivo. Se si dà questa notizia, bisogna avere la bontà di dirlo. C'è, per esempio, una domanda sulle notizie più brutte dell'anno. Ebbene: le risposte non lasciano dubbi. Al primo posto c'è l'omicidio del piccolo Tommy a Parma. Al secondo la barbara esecuzione della giovane Hina a Brescia. Due tragedie sanguinose. Subito dopo, al terzo posto, la terza tragedia: «Romano Prodi vince al fotofinish le elezioni politiche». Per fortuna i nostri colleghi dei grandi quotidiani non se ne sono accorti, altrimenti chissà come avrebbero titolato. «Tommy, Hina e Prodi commuovono gli italiani».

Oppure: «Tommy, Hina e il fotofinish sono le tragedie del 2006». Cari lettori, come facciamo con le nostre forze a spiegare che non è così? Ci dovete aiutare. Allora: buon anno, e non dimenticate quella copia in più del Giornale.

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