«Pronti a inserire nella nostra struttura i mediatori creditizi che “ci credono”»

Il 19 settembre è entrato in vigore il decreto legislativo n.141 che va a regolamentare un settore, quello dei soggetti che operano nel credito, che negli ultimi anni è andato incontro a notevoli problemi. Ben venga, dunque, una regolamentazione chiara e definita, capace di ridare dignità a quanti hanno sempre operato in modo trasparente, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui il mercato immobiliare sembra in decisa ripresa e, con lui, quello dei finanziamenti cui è collegato. Capital Money, tramite Assomea (Associazione mediatori creditizi e agenti in attività finanziarie) ha seguito l’iter della nuova norma dall’inizio, ed è già allineata con le principali disposizioni - patrimoniali e organizzative - previste dal decreto.
«In particolare - commenta Sergio Merisio, presidente di Capital Money - abbiamo rivisto e adeguato sistemi e procedure per essere in grado di garantire quanto previsto dalla norma. L’opportunità di sviluppo che ci viene offerta con questo decreto poi è enorme: basti pensare alla potenzialità che ha una struttura come la nostra sul territorio, e alla capacità di poter inserire, in un contesto già organizzato, i numerosi mediatori creditizi che si trovano ora nell’impossibilità di continuare una carriera da libero professionista, o da piccola società».
La nuova norma parla chiaro: tutti coloro che risultano attualmente iscritti all’Albo tenuto presso l’Uif dovranno scegliere di collaborare con una realtà che possiede i requisiti previsti dal decreto. Proprio come Capital Money.
Così la società, forte di oltre 25 anni di presenza sul mercato italiano, lancia il proprio nuovo progetto di sviluppo commerciale «dedicato a coloro che ancora credono in questa professione e la vivono con grande passione».
Una passione ben dimostrata dai numeri; basti pensare che relativamente alla sola area di business dei mutui casa (ma Capital Money opera anche nei prestiti personali, cessioni del V°, finanziamenti aziendali), i volumi mediati dal gruppo nel 2010 sono, aumentati, da gennaio a oggi, di circa l’83% rispetto all’anno precedente. E se è vero che le banche, negli ultimi mesi, hanno ripreso a erogare, è anche vero che le maglie del credito si erano talmente strette che gran parte del merito del risultato sopracitato è imputabile all’organizzazione, ai processi e alla professionalità dei mediatori Capital Money.
«A questo si aggiungano prodotti particolarmente performanti - continua Merisio - come New Casa Start, un finanziamento specifico per chi ha ottenuto un mutuo e necessita di una ulteriore liquidità per far fronte ad altri impegni come spese accessorie, polizze assicurative e così via. Un prodotto ad alto valore aggiunto che arriva a coprire il 10% dell'importo del mutuo fino a un massimo di 20.000 euro».
E non è tutto. Tra le frecce all’arco di Capital Money, nell’era «post-decreto», c’è anche un nuovo sistema informatico che consente di gestire in modo ottimale ed efficace le pratiche di finanziamento in modo quasi totalmente telematico, con una interfaccia web.

Un grande vantaggio in termini di velocità di servizio dato che ai «professionisti del credito» è possibile lavorare le pratiche anche in presenza del cliente, nel corso dell’appuntamento di consulenza. Nel pieno rispetto delle norme sulla trasparenza.

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