Prove generali di addio al petrolio

da Shanghai

Nel 2030 saranno un miliardo e mezzo le auto circolanti sulla terra, il doppio di oggi. Per evitare che l’impatto ambientale diventi inaccettabile, i costruttori hanno di fronte a sé una grande sfida: tagliare le emissioni, migliorare l’efficienza energetica dei veicoli e cominciare a ridurre la dipendenza dai derivati del petrolio. A fare il punto sulla ricerca di soluzioni efficaci, esperti da 50 Paesi e i principali attori dell’industria dell’auto sono stati riuniti a Shanghai dalla Michelin per il nono «Challenge Bibendum».
Quest’anno nel il più importante evento internazionale dedicato alla mobilità sostenibile è stato messo l’accento soprattutto su ciò che si può fare per produrre da subito veicoli più «verdi». Aspettando la propulsione a idrogeno, quella ibrida che associa motori elettrici a quelli a combustione interna gode di crescente popolarità. Ma gli sforzi si stanno concentrando anche sull’ottimizzazione e il miglioramento dell’efficienza energetica delle vetture con propulsori di tipo tradizionale. È il caso, per esempio, di Renault, che al «Challenge Bibendum» ha presentato una concept car già prossima alla produzione in serie, la Logan Eco2, capace di eccezionali performance. Grazie a una serie di affinamenti in tutte le aree (aerodinamica, telaio, motore 1.5 dCi da 85 cavalli e cambio) con un consumo di 3,8 litri ogni 100 chilometri questa variante ecologica della Dacia berlina emette in media solo 97 grammi di CO2 al chilometro. E nei test eseguiti nel corso del «Challenge Bibendum», grazie a una guida particolarmente attenta ha bruciato in media solo 2,72 litri ogni 100 km, l’equivalente di 71 grammi/km di emissioni di CO2. Ottimi risultati sta conseguendo in alcuni Paesi, specialmente in Brasile, l’impiego al posto dei classici combustibili fossili dell’etanolo, cioè il biocarburante a base di alcol che si ottiene dalla lavorazione della canna da zucchero miscelato con una piccola quota di benzina. All’avanguardia in questo campo con il sistema TetraFuel è l’italiana Magneti Marelli, che su due city-car (la Fiat Panda 1.2 e la cinese Chery QQ) ha esibito in Cina pure il pregevole cambio manuale robotizzato AMT, più parco nei consumi rispetto a un automatico tradizionale.

Non poteva mancare un contributo da parte di Michelin con il nuovo pneumatico Energy Saver, che consente di risparmiare in media 0,2 litri di carburante ogni 100 km, l’equivalente di una tonnellata di CO2, ovvero 40 alberi nel ciclo di vita di una vettura.

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