Prove tecniche di disgelo: moderati uniti per un giorno

I big di Forza Italia, Lega e Ncd firmano la petizione lanciata da Fdi per le primarie del centrodestra. Ma restano le distanze tra i partiti

De Girolamo, Salvini, Meloni e Toti
De Girolamo, Salvini, Meloni e Toti

«O nore' spostate!», esorta il fotografo che nella vignetta di Baldo immortala i big del centrodestra finalmente insieme dopo tante incomprensioni e dissidi. E a guardar bene dietro spunta pure la caricatura del celebre “disturbatore” Paolini, con tanto di preservativo a favore di telecamere. Poi la scritta inequivocabile: «Tutti a firmare per le primarie... Specie quelli contrari». Così almeno la vede Baldo, alias Simone Baldelli, vicepresidente della Camera per professione e disegnatore per passione. Con la sua vignetta che ieri campeggiava su Il Mattinale, la nota politica curata dal gruppo di Forza Italia di Montecitorio.

D'altra parte, la circostanza per rivedere di nuovo insieme dopo ben 18 mesi i diversi pezzi del centrodestra è quantomeno curiosa. Dopo il lacerante dibattito che nel Pdl portò prima alla nascita di Fratelli d'Italia (dicembre 2012) e poi a quella del Nuovo Centrodestra (novembre 2013), ci si ritrova infatti in un gazebo davanti alla Camera per sottoscrivere la petizione a favore delle primarie organizzata da Fdi. Primarie di coalizione e non di partito, precisano gli ideatori della manifestazione Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Però pur sempre primarie, le stesse sulle quale dentro Forza Italia ci si è scannati fino all'altro ieri.

Invece, tutti insieme appassionatamente sotto il sole di mezzogiorno. Con scambi di abbracci e strette di mano, pacche sulle spalle e qualche frecciatina perché si chiameranno ancora per nome («Ciao Fabrizio», «Buongiorno Renato») ma le ferite dell'ultimo anno e mezzo sono ben lungi dall'essere rimarginate. Tutti lì, dunque, dopo 18 mesi di recriminazioni e accuse reciproche, pronti a rimettersi davanti a un tavolo per un confronto da cui far «ripartire» il centrodestra.
Ci sono i Fratelli d'Italia con Meloni, Crosetto, Ignazio La Russa e Gianni Alemanno. Poi moltissimi parlamentari di Forza Italia, a partire da Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi. Con lui - tra gli altri - Deborah Bergamini, Laura Ravetto, Renato Brunetta, Mariastella Gelmini, Raffaele Fitto, Annagrazia Calabria, Mara Carfagna, Augusto Minzolini, Stefania Prestigiacomo, Ignazio Abrignani, Daniele Capezzone, Francesco Paolo Sisto, Maurizio Bianconi, Rocco Palese, Pietro Laffranco. Con Toti e Fitto che negli ultimi mesi sono stati decisamente su sponde opposte in quanto a visione politica di Forza Italia e che ieri erano invece uno a fianco a l'altro, un fermo immagine che non a caso faceva gola a telecamere e fotografi. C'è pure il Nuovo Centrodestra con Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Nunzia De Girolamo, Fabrizio Cicchitto, Roberto Formigoni e Barbara Saltamartini. E anche la Lega con il segretario Matteo Salvini e con Flavio Tosi, loro due gli unici davvero rilassati perché in fondo il Carroccio è sempre stato partito a se e dunque di strascichi polemici non se ne porta dietro nessuno.

Sotto il sole di piazza Montecitorio, insomma, va in scena un primo tentativo di disgelo. Molto freddo se al di là delle strette di mano ognuno resta a far gruppetti con i suoi colleghi di partito e chi può scappa via con la scusa del voto in Aula. Ma la sfida, spiega la Meloni, «parte da qui». E da Toti - da tempo convinto della necessità di un riavvicinamento tra Forza Italia, Ncd e Fdi - arriva un plauso.

«Credo che il futuro del centrodestra - spiega il fedelissimo dell'ex premier - sia unito e penso che ci siano tutte le condizioni». E le primarie, aggiunge, «possono essere un valido strumento per scegliere il miglior candidato possibile, il più rappresentativo di tutte le forze politiche».

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