Le proteste di piazza? Se ci fosse il regime non sarebbero possibili. Una ovvietà che però Vladimir Putin rinfaccia ai suoi detrattori che, negli ultimi giorni, lo continuano ad accusare di brogli elettorali alle elezioni legislative del 4 dicembre. "Se il risultato del regime di Putin sono giovani più attivi che scendono in strada ed esprimono un diverso punto di vista va assolutamente bene, ne sono contento", ha commentato lo stesso premier definendo "divertenti" le immagini apparse sul magazine Vlast, che mostravano una scheda elettorale con ingiurie nei suoi confronti.
Putin ha spiegato che "le manifestazioni non rappresentano niente di eccezionale, l’imporante è restare nei limiti previsti della legge". Il premier, ora candidato al Cremlino, ha ribadito che "i risultati delle elezioni rispecchiano i rapporti di forza nel Paese". Ma per Putin è assolutamente inacettabile cercare di fare di tutto per intromettersi nelle elezioni, sostenendo che l’opposizione ha cercato di manipolare le proteste.
"Le rivoluzioni colorate come quella arancione in Ucraina sono state sempre il frutto di uno schema elaborato per destabilizzare uno stato", ha detto Putin rincarando la dose con una battuta tagliente: "Il loro motto può essere solo 'avanti pecore!'". E Putin assicura che durante le vicine elezioni presidenziali saranno installate delle videocamere anti-brogli, perché è importante "che nessuno possa delegittimare il potere presidenziale".
Il premier, in diretta tv, ha apertamente accusato il governo Usa di essere coinvolto nell'uccisione del leader libico Muammar Gheddafi. Putin ritiene che Gheddafi sia stato "ucciso senza un’indagine o processo da droni stranieri, compresi quelli degli Stati Uniti, e da unità speciali", concludendo: "Hanno mostrato al mondo intero come è stato ucciso, c’era sangue dappertutto, è questa la democrazia?"
ll premier russo ha anche ironizzato sul nastro bianco scelto dai manifestanti contro i brogli elettorali: "Onestamente, quando ho visto sullo schermo che alcuni avevano il nastrino appuntato, ho pensato che fosse propaganda della
lotta contro l’Aids e che queste cose, chiedo scusa, fossero preservativi". Infine ha concluso con un dato positivo, sostenendo che la Russia concluderà l’anno con una crescita del pil del 4,2-4,5%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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