Quando il destino si accanisce

Morire sotto lo sguardo impotente, allibito, di un marito, di una madre, di un amico. La tragica fatalità che spezza all’improvviso, con il più straziante dei dolori, il legame che univa, fino ad un attimo prima, vite parallele. L'ultima pugnalata al cuore, inferta da questo strano e ancor più feroce destino arriva da Gonras in Friuli dove, avant’ieri hanno perso la vita, arsi vivi in un incidente, una mamma con i suoi due figli, Sonia Segafreddo, 43 anni, e i due bambini, Chiara di 14 anni e Federico di 5. Viaggiavano su una piccola Citroen che, violentemente tamponata, è finita sulla carreggiata opposta, dove stava sopraggiungendo una Twingo. Il frontale è stato inevitabile e le due vetture si sono incendiate, ma mentre la donna che guidava l’altra auto è riuscita ad aprire la portiera e a uscire, Sonia Segafreddo con i suoi bambini è rimasta bloccata nella sua vettura. Una scena raccapricciante, che si è consumata sotto gli occhi di Roberto Candotto, il marito di Sonia, papà dei due bambini, che usciva dal lavoro e che subito ha tentato invano, di spegnere le fiamme per liberare la famiglia da quella trappola. Una fine assurda, come quella della bimba di 3 anni che a Giungano, nel Salernitano, sempre due giorni fa, è morta dopo essere stata travolta da una pesante balla di fieno in una casa colonica. La tragedia si è svolta sotto gli occhi della madre della piccola: si stavano scaricando da un trattore delle rotoballe, una di queste è rotolata addosso alla bambina, e l’ha schiacciata. Un destino che accomuna mille volti anonimi e mille storie di amicizie e di amore profonde e misconosciute, ma anche personaggi popolari, come Pietro Taricone il guerriero del GF che, solo due mesi fa moriva in un incidente col paracadute sotto gli occhi della compagna Kasia Smutniak che con lui condivideva questa passione. Passione e sogni di svago. Che, a volte, sfociano in tragedie come quella accaduta all’autodromo di Imola, dove il 9 Agosto, un motociclista, impegnato in una sessione di giri liberi per chi ama questo genere di sport, è morto per una caduta all’ultima curva. Solo che in tribuna, proprio all’altezza di quella curva conclusiva, si erano messi per applaudirlo, sua moglie e suo figlio. E la storia di Elga Maria Kellner, una turista tedesca di 62 anni, in vacanza in Veneto da qualche giorno? Stava facendo un giro in bicicletta assieme al marito, quando è stata travolta da un autobus, a Cavallino. Nell’attraversare una strada la donna è stata investita da un mezzo pubblico e l’impatto è stato così violento da scagliarla ad una decina di metri di distanza, sotto gli occhi atterriti del marito. Dritto, quasi senza frenare, a tutta velocità contro il guard rail, per cause ancora da chiarire, è morto sul colpo Carlo Luigi Fiocco, 37 anni, originario di Este ma residente a Treviso. La sua moto ha tagliato una curva e si è disintegrata contro le barriere della nuova strada veloce tra Feltre e Seren del Grappa, poco prima dell’incrocio di Rasai. Appena dietro di lui, su un’altra moto, c’era la moglie. Ha provato a soccorrerlo, poi è crollata sull’asfalto tenendo la mano del marito senza vita. La trovano così, i primi soccorritori. E così rimane, Sabrina Maso, 33 anni, per più di un'ora, al punto che i vigili del fuoco arriveranno a stendere un telo sopra di lei, per proteggerla dal sole. Sotto choc, annientata da un dolore talmente grande e inaccettabile da impedirle perfino di piangere.

Immobile, appoggiata al guard rail fra i resti della moto di suo marito dispersi in un raggio di cinquanta metri, ha continuato a tenerlo per mano, sotto le barriere metalliche. Lui coperto da un lenzuolo bianco, con un braccio fuori. Lei aggrappata a quella mano amata. Ultimo, vano appiglio ad una vita che si era spenta davanti ai suoi occhi.

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