Quando la star ha bisogno della ex moglie

Quando la star ha bisogno della ex  moglie

Autore poco rappresentato da noi quanto invece amato dal pubblico inglese, tanto che un suo titolo, Present laughter, è uno dei maggiori successi londinesi di questa stagione, Noël Coward (1899 - 1973) merita senza dubbio un’appassionata rivalutazione. Non fosse altro per la sofisticata architettura delle sue commedie (ne scrisse anche di musicali), per la leggerezza «pesante» con cui tratteggia personaggi e situazioni, per la sagace ironia con cui spolvera trame solo all’apparenza disimpegnate, per l’indiscussa abilità che dimostra nel costruire congegni teatrali dove il ritmo detta legge.
Ben venga dunque la proposta del Teatro Stabile di Trieste e della Contrada che hanno prodotto una delle opere più brillanti e argute di Coward, Il divo Garry, attesa al Quirino per questa sera con Gianfranco Jannuzzo e Daniela Poggi protagonisti, armoniosamente orchestrati dalla moderna regia di Francesco Macedonio.
I due attori - entrambi nomi ben noti del piccolo schermo oltre che ottimi interpreti di tante pièce sui nostri maggiori palcoscenici - vi rivestono rispettivamente i ruoli di un affascinate attore sulla cresta dell’onda circondato da belle donne che gli fanno la corte e di una ex-moglie altera ma assai concreta che, malgrado l’amore sia finito da tempo, continua a prendersi cura dell’ex-coniuge/divo e della sua carriera artistica.
La vicenda a due si popola poi di significative figure di contorno (nel cast, tra glia altri, Gualtiero Giorgini, Paola Bonesi, Sandra Cosatto, Maurizio Repetto) che complicano l’ovvia risoluzione felice della matassa, senza compromettere però il brio di un finale a sorpresa dove la parte del leone tocca ovviamente proprio alla preziosa mogliettina/manager.


Scritta alla fine degli anni Trenta e tradotta ad hoc da Masolino D’Amico, questa commedia sul teatro, sui sentimenti, sulla fragilità umana e, a ben vedere, sull’esperienza dell’essere artisti assurge dunque di diritto, forte di una corposa dose di raffinato umorismo, a scorcio emblematico di problematiche valide ieri come oggi. Lasciando presagire quelle note vagamente malinconiche che, da lì a una ventina di anni, popoleranno il teatro di un altro intellettuale inglese doc, mr Hadorl Pinter.
Repliche fino al 4 gennaio. Info: 06/6794585.

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