Il quartiere scende in piazza: «Sgomberate il Marchiondi»

«Riprendiamoci le piazze di Baggio e restituiamo l’istituto Marchiondi agli studenti». Così, scandendo slogan e torce alla mano, una settantina di cittadini del quartiere a Nord Ovest di Milano hanno aderito alla fiaccolata organizzata ieri dalla Lega.
«Non è possibile che un palazzo comunale di pregio artistico sia occupato da più di dieci anni - dice Alessandro Movio -, vogliamo che il Marchiondi sia sgomberato e restituito alla città e che gli zingari che lo occupano siano mandati via». L’istituto, un complesso costruito nel 1952 a Baggio, da anni è diventato la casa di rom e immigrati clandestini. Ci vivono in circa 200, nonostante l’insofferenza dei residenti. Cresciuta dopo lo sgombero del campo rom di via Bovisasca, in seguito al quale molti zingari di origine romena si sono rifugiati proprio nel Marchiondi. «Baggio deve tornare a essere un borgo storico sorridente, bello e pulito - assicura Matteo Salvini, deputato del Carroccio -. Il governo ha promesso di stanziare 13 milioni di euro per ristrutturare l’edificio e trasformarlo in un dormitorio per gli studenti del Politecnico. Speriamo che questo sia solo l’inizio del recupero di tutto il quartiere». I lavori, immediatamente dopo lo sgombero, dovrebbero partire entro l’estate. «Naturalmente - continua Salvini - noi continueremo a vigilare sul territorio e sul denaro promesso da Roma». Non hanno però alcuna voglia di aspettare alcuni cittadini più giovani, testa rasata e pitbull al guinzaglio. «Entriamo subito, diamo fuoco a tutto - grida uno di loro -. Gli zingari entrano in casa, borseggiano le persone». Il clima di esasperazione si respira ovunque, fra i cittadini di Baggio. «Fuoco agli zingari», urla la frangia violenta. Che poi comincia a scagliare bastoni contro il cancello di accesso, fino all’arrivo della polizia. «Anche noi vogliamo entrare - tranquillizza l’assessore regionale al Territorio, Davide Boni -, ma solo con un permesso. Troppe zone di Milano sono ridotte in questo stato. I residenti scesi in strada questa sera meritano tutto il nostro rispetto. Per questo è mia intenzione chiedere al prefetto la possibilità di effettuare nei prossimi giorni un sopralluogo, insieme alle forze dell’ordine e ai cittadini. I luoghi storici devono ritornare ai residenti, senza essere lasciati preda di clandestini e abusivi che mettono a rischio sicurezza l’intera zona. Per questo ogni luogo illegalmente occupato deve essere sgomberato».
L’intenzione è, quindi, di agire il prima possibile per dare subito il via ai lavori di bonifica. «L’ipotesi di dare il Marchiondi agli studenti ci soddisfa in pieno - conclude Ernestina Ghilardi, delegata del Consiglio di zona -. Negli anni passati sono stati elaborati tanti progetti, ma nessuno è poi stato realizzato.

È importante recuperare il Marchiondi, ma è soprattutto necessario allontanare il più presto possibile queste persone che disturbano e preoccupano i cittadini. Senza contare che davanti all’istituto passa la pista ciclabile che collega Baggio con Muggiano, ormai inutilizzabile perché completamente degradata».

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