Quei 700mila super-esperti che le aziende non trovano

Un'indagine ha censito gli annunci degli imprenditori a caccia di tecnici, analisti e progettisti informatici. Altro che mercato in crisi, domanda e offerta di lavoro non si incontrano

Quei 700mila super-esperti che le aziende non trovano

T ecnici della vendita e della distribuzione, commessi di negozio, disegnatori tecnici, conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali, analisti e progettisti di software: sono queste le figure professionali più ricercate dalle aziende italiane. Le offerte provengono per lo più dal Nord Italia, compresa l'Emilia-Romagna. Chi cerca lavoro dovrebbe orientarsi in queste direzioni: non lo dicono i sondaggisti di Matteo Renzi, ma un'analisi empirica delle inserzioni su internet.

Ci sono disoccupati che passano le giornate davanti al pc a caccia di un impiego, tra decine di siti più o meno specializzati, selezionando offerte di lavoro adeguate al proprio curriculum. Ma come si fa a sapere quali sono le figure professionali più ricercate dagli imprenditori, quelle dei settori più dinamici, dove si concentrano probabilità maggiori di trovare un posto?

A questa domanda risponde l'Università di Milano-Bicocca, che ha lanciato un osservatorio sul mercato del lavoro: esso analizza proprio le inserzioni online per capire quali professionalità cercano effettivamente le imprese. Il portale si chiama Wollybi ( www.wollybi.it ) ed è realizzato da Tabulaex, spin-off dell'ateneo, in collaborazione con il Crisp (Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità) diretto dal professor Mario Mezzanzanica. La piattaforma ospita due osservatori, su Expo 2015 e appunto sul mercato del lavoro, e consente di navigare tra i dati analizzando gli andamenti territoriali, le professioni e le abilità richieste.

I dati sono molto interessanti. Tra febbraio 2013 e dicembre 2014 sul web (testate giornalistiche nazionali, portali specializzati a far incontrare domanda e offerta di impiego, siti delle maggiori agenzie per il lavoro) sono state pubblicate 700mila offerte di lavoro. Un numero che sorprende e testimonia che esiste ancora vitalità produttiva nel nostro Paese, anche se domanda e offerta di lavoro faticano ancora a incontrarsi. Un terzo di queste inserzioni riguarda posizioni nell'industria. In poco più di metà dei casi non è specificato il contratto di lavoro offerto, mentre le assunzioni permanenti sono il 5 per cento e quelle a termine il 30.

Le competenze più ricercate sono il possesso di una precedente esperienza specifica (in 381.377 annunci) e la conoscenza di software informatici e linguaggi di programmazione. Tra le « skill » più gettonate appaiono anche le doti comunicative e di relazione, la flessibilità rispetto all'orario di lavoro e la capacità di lavorare per obiettivi. Il titolo di studio non è specificato nel 57 per cento degli annunci; il diploma è richiesto nel 19 per cento dei casi e la laurea nel 23.

Se non viene specificato il titolo di studio, ciò non significa che gli annunci web si rivolgono a persone dal curriculum generico. Al contrario: le inserzioni riguardano soprattutto profili con specializzazione medio-alta. E se la conoscenza dell'inglese (e magari di una seconda lingua straniera) non è indicata tra le competenze da possedere, è soltanto perché essa è ormai data per scontata.

Le professioni tecniche (28 per cento) sono le più richieste, seguite dalle professioni intellettuali (16) e dai ruoli impiegatizi (12 per cento). In particolare, le aziende hanno bisogno soprattutto di analisti e progettisti di software, specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (venditori, disegnatori, agenti di commercio, contabili), specialisti nella gestione e controllo delle imprese, amministratori di sistemi, ingegneri meccanici.

I progettisti di software sono richiesti soprattutto in Lombardia (quasi tutti a Milano e provincia), poi nel Lazio, in Emilia-Romagna e Piemonte. I contratti proposti sono per lo più a tempo determinato. Nel settore amministrativo le aziende cercano addetti agli affari generali, all'accoglienza, alla gestione dei magazzini, segretari. Anche per queste figure è la Lombardia la regione che offre le maggiori possibilità seguita da Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.

C'è pure una statistica che riguarda gli aspetti caratteriali privilegiati dai datori di lavoro, che è una sorta di

specchio dei tempi. Prevale nettamente la precisione. Importanza minore viene attribuita a determinazione, affidabilità, dinamicità, mentre appena l'8 per cento di chi offre lavoro pretende serietà dai candidati all'assunzione.

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