Quella natura selvaggia da proteggere nei parchi

È uno dei pezzi forti del territorio. Con il suo mare, le sue montagne nell'entroterra, la sua natura ancora selvaggia. L'ambiente per la Sardegna è una fondamentale attrazione turistica oltre che un valore da tutelare. Per questo la Regione ha moltiplicato i suoi sforzi, finalizzati proprio alla salvaguardia della natura dell'isola e alla creazione di parchi e oasi protette. Tutto è cominciato, all'inizio del 2009, con l'avvio di un processo di confronto con le comunità locali che hanno firmato una serie di intese programmatiche, al fine di istituire delle aree protette, come previsto dalla legge regionale 31/89 «Norme per l'istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale». Con l'obiettivo di creare un nuovo parco regionale.
Questo processo così importante per il futuro dell'isola sotto il profilo ambientale ha ripreso corpo a novembre dello stesso anno quando l'assessorato all'Ambiente ha convocato i Comuni che sorgono nelle aree di: Monte Arci, Tepilora-Sant'Anna, Foreste di Gutturu Mannu, Marghine-Goceano e Monte Acuto-Monte Olia, con l'obiettivo di firmare un accordo di programma volto proprio all'istituzione di un'area protetta. L'accordo ha previsto, inoltre, l'erogazione di finanziamenti finalizzati alla realizzazione di interventi sul territorio, propedeutici all'istituzione del parco. Non tutti i comuni hanno aderito all'invito. L'intesa ha avuto un seguito molto largo, dal momento che hanno aderito i Comuni delle aree di Tepilora Sant'Anna (provincia di Nuoro, Bitti, Lodè, Posada e Torpè); di Monte Arci (provincia di Oristano, Ales, Marrubiu, Masullas, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Siris, Usellus, Villaurbana, Villaverde); di Gutturu Mannu (provincia di Cagliari e Carbonia Iglesias, Assemini, Pula, Sarroch, Siliqua, Uta, Villa San Pietro, Santadi, Domus de Maria, Capoterra); dei Tacchi dell'Ogliastra (provincia dell'Ogliastra, Ulassa, Tertenia, Loceri, Osini e Jerzu); di Montarbu e Riu e Nuxi, col solo comune di Seui anch'esso in Ogliastra. Adesso è arrivato il momento di passare ai fatti concreti, ovvero all'emanazione della legge che consenta di rendere questo parco una realtà. Proprio per questo scopo, con l'obiettivo di raggiungere la massima concertazione e di riconoscere le particolari esigenze dei diversi territori, è stato costituito un gruppo di lavoro con la partecipazione del personale dell'assessorato e i rappresentanti delle aree che hanno firmato l'accordo di programma, i rappresentanti dei due parchi naturali regionali già istituiti (al fine di mettere a frutto l'esperienza già maturata) e l'Ente foreste della Sardegna. Sono state inoltre invitate al tavolo di lavoro le Province che ospitano le aree sulle quali dovrebbe sorgere il nuovo parco.
Il primo disegno di legge per l'istituzione del «Parco naturale regionale di Gutturu Mannu» è stato già presentato alla quinta Commissione del consiglio regionale. Con questo documento la Regione intende perseguire concretamente l'obiettivo di tutelare il patrimonio naturalistico dell'area e porre le basi per promuovere nel territorio interessato un maggiore sviluppo economico e sociale attraverso la conservazione delle risorse ambientali. Il parco dovrebbe interessare una superficie complessiva pari a 19.685 ettari, inserita in una delle foreste più antiche ed estese del Mediterraneo. Si tratta di 35mila ettari di copertura vegetale senza soluzione di continuità, costituita da bosco, macchia-foresta e macchia alta di inestimabile valore naturalistico, dove vivono specie endemiche tra le più rappresentative della fauna sarda, come per esempio il cervo, l'astore, il gatto selvatico e il geotritone. Sull'area ci sono già tre oasi di protezione faunistica, denominate Gutturu Mannu-Monte Arcosu di 7.404 ettari, Piscina Manna-Is Cannoneris di 7.199 ettari e Pantaleo di 1.600 ettari, per complessivi 16.203 ettari.

In queste oasi vige il divieto dell'esercizio della caccia ed è presente l'Ente foreste della Sardegna che gestisce, a vario titolo, la quasi totalità del patrimonio forestale. Inoltre, nella zona destinata a ospitare il parco sono presenti la Zona di protezione speciale (Zps) e il Sito di interesse comunitario (Sic) denominati Foresta di Monte Arcosu della Rete natura 2000.

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