Quelle celebrazioni per le eroine del Risorgimento

Quelle celebrazioni per le eroine del Risorgimento

Grazie ai dipinti e alle testimonianze storiche di grande pregio, la Provincia di Milano ha voluto con la mostra «Rose d'Italia - il risorgimento invisibile lombardo», dare il suo contributo al filo rosso delle iniziative sul 150mo anniversario dell’Unità d’Italia che hanno visto impegnati in varie sedi il Ministero per i Beni Culturali e le amministrazioni locali. Tra cui, lo ricordiamo, proprio oggi inaugura a Palazzo Isimbardi una mostra sulla bandiera italiana intitolata «Tre colori per una Patria». Con l’esposizione curata da Ornella Buongiorni allo Spazio Oberdan di via Vittorio Veneto 2 (aperta fino a fine mese con ingresso libero), si è invece voluto ricordare il ruolo delle donne nel Risorgimento in un percorso che rende visibili i momenti più significativi, della loro, vita, delle battaglie e degli ambienti in cui vivevano: speranze, passioni e idee di grande figure patriottiche italiane. E sempre oggi al Museo del Risorgimento, in via Borgonuovo 24, l'assessore alla Cultura, Expo, Moda, Design Stefano Boeri presenta «Unite per unire. La donna in Italia 1848-1914», in programma fino al gennaio 2012. «Grande e prestigioso fu l'impegno delle donne nel processo unitario» ha sottolineato Novo Umberto Maerna, vice presidente della Provincia e Assessore alla Cultura, «basta citare i nomi di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, Teresa Casati Confalonieri, Bianca Milesi, Giuditta Sidoli, Luisa Sassi Battistoni, Luisa Solera Mantegazza, Clara Maffei (la contessa nota per il suo salotto intellettuale e politico), Adelaido Bono Cairoli, che hanno tenuto accesi i riflettori su un'epoca».
Donne generose pur nella diversità dei ruoli sociali e storie come quella della «bella Gigogin», il canto che accompagnava chi andava a combattere. L’Oberdan ha ospitato opere come «Mancante a scuola» di Angelo Trizzini, «Episodio di Visconti» di Napoleone Mellini, «Dallo scoglio di Quarto» di Luigi Conconi, «Per Milite ignoto» di Lazzaro Pasini e un arazzo dal titolo «Carlo Alberto Re di Sardegna firma lo statuto», (era il 4 marzo 1848) della seconda metà del 1800, che testimoniano l'impegno delle donne in politica.

Un incontro a Palazzo Isimbardi condotto da Nicoletta Colombo dal titolo «Pittura Risorgimentale e '800 lombardo in provincia» con l'intervento di Roberto Ferrari (AREF), hanno messo in luce nuovi aspetti della vicenda.

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