Racket scatenato: due omicidi in un giorno

Uccisi a colpi di pistola un albanese e un pregiudicato

Marco Pirola
Due balordi di mezza tacca, un italiano e un albanese, sono stati uccisi a colpi di pistola nell’hinterland, con ogni probabilità vittime di regolamenti di conti.
Il primo cadavere è stato scoperto l’altro giorno verso le 16 lungo il canale Scolmatore ad Abbiategrasso, riverso sui sedili posteriore di una Lancia Thema, rubata ad aprile. Dentro Samuele Di Martino, 39 anni, con precedenti per rapina. Inizialmente l’auto sotto il sole, la grossa mole del morto, l’assenza di sangue, avevano fatto pensare a un infarto. Poi, quando il medico legale ha spogliato il cadavere ha scoperto un foro di pistola all’altezza dell’inguine. Curiosamente a non più di 30 metri da dove venne rinvenuto il corpo del fratello Daniele, 31 anni, con precedenti per droga, crivellato di proiettili.
Ieri mattina invece un albanese di 26 anni ha accostato la sua Mercedes Cabriolet sul ciglio di via Adda a Monza per «discutere» con un uomo a piedi.

Discussione subito degenerata: il «passante» ha sparato tre colpi, due dei quali hanno raggiunto la vittima. Che è riuscita a partire, fare 300 metri per infine schiantarsi contro una casa. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di Daiu Gene, albanese pregiudicato. Del suo assassino nessuna traccia.

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