La Rai compie 70 anni e festeggia a Sanremo con la super tecnologia

La rivoluzione in 4K. Per la prima volta, alla 74esima edizione, il Festival va in onda in ultra definizione su Tivùsat

La Rai compie 70 anni e festeggia a Sanremo con la super tecnologia

Il Festival di Sanremo, da ieri sera ha aperto un nuovo capitolo nella sua storia: con l'edizione del 2024 gli spettatori hanno l'opportunità di vivere il Festival in ultra definizione 4K su Tivùsat. Un'innovazione che rappresenta un passo avanti nella storia della televisione. Fin dal suo debutto nel 1951 sugli schermi italiani, il Festival di Sanremo è stato un trampolino di lancio per l'introduzione di nuove tecnologie televisive. Con la trasmissione in 4K, Sanremo 2024 si posiziona all'avanguardia dell'offerta televisiva, con un'esperienza visiva senza precedenti.

La trasmissione in 4K non si limita a migliorare la risoluzione delle immagini; rappresenta una vera rivoluzione nella qualità dell'esperienza televisiva. Una gamma di colori più ampia, dettagli più realistici e contrasti più vividi, ogni esibizione, gesto ed espressione sono catturati con una nitidezza straordinaria. Il suono è altrettanto coinvolgente, con una gamma dinamica più ampia.

Era il 1955 quando dai primi televisori in bianco e nero arrivava questo saluto: «Signore e signori, buonasera. Ha inizio il quinto festival della canzone italiana. Come gli altri anni ci accoglie il salone delle feste e degli spettacoli del Casinò municipale di Sanremo. Come gli altri anni, la più viva attesa degli ascoltatori e del pubblico qui presente, dà calore e significato a questa manifestazione ormai consacrata al successo. Quest'anno però il festival presenta anche delle novità. Innanzitutto per la prima volta la televisione è presente per la ripresa diretta di alcune fasi della manifestazione. Nella serata finale di sabato 29 sarà effettuato un collegamento con le altre televisioni europee. Così il festival di Sanremo entra ufficialmente nelle manifestazioni eccezionali, non soltanto della radio ma anche della tv italiana e internazionale». Esattamente con queste parole, e con questa enfasi, Armando Pizzo, che avrebbe condotto il festival con Maria Teresa Ruta, presentava agli «ascoltatori» (che in realtà erano anche «telespettatori») la quinta edizione del festival di Sanremo. La prima, appunto, trasmessa anche dalla tv.

Quel piccolo schermo che nel 1955 aveva appena compiuto il suo primo anno di vita. E che da allora ha cominciato una lunga galoppata per giungere ai giorni nostri. Alle ore 11 del 3 gennaio del 1954 si accende per la prima volta la tv in Italia. Sugli schermi il «programma Nazionale» antenato dell'odierna Rai1. Nel 1961, il 4 novembre, a fargli compagnia arrivò Rai2. Quindi, nel 1977, sul piccolo schermo fino ad allora in bianco e nero comparvero per la prima volta i colori che naturalmente il festival di Sanremo, condotto da Mike Bongiorno, accolse con toni trionfali. Quindi nel 1979 l'arrivo della terza rete Rai; e poi negli Anni Ottanta - l'avvento della Fininvest con la tv commerciale: Rete4, Canale5 e Italia1. Dopo una ventina d'anni acquistando Tele+ e Stream - spazio anche al colosso della pay tv News Corporation che fondò in Italia quella che abbiamo imparato a conoscere come Sky. Infine l'avvento delle piattaforme streaming. Settant'anni di storia vissuti all'insegna dell'evoluzione per la tv: dal bianco e nero fino a al 4K. Una tecnologia che regala immagini più definite rispetto all'alta definizione. Una gamma di colori più ampia, dettagli più realistici, contrasti più vividi e un suono più profondo e con una dinamica più ampia. E proprio quella di quest'anno è la prima edizione di Sanremo ad essere trasmessa dalla Rai con una qualità visiva e audio senza precedenti in 4K.

Uno spettacolo che hanno potuto apprezzare gli italiani che ricevono la televisione via satellite con Tivùsat. Anche Europei e Olimpiadi in 4K, ma nel bouquet 4K di tivùsat una menzione particolare la merita Rai4K. Stiamo parlando del canale satellitare del servizio pubblico. Racconta i grandi eventi sportivi: a novembre 2022 è stata la volta del Mondiali di calcio acquistati in esclusiva. Poi anche le fiction Rai (come le puntate de Il commissario Montalbano restaurate in 4K). Per non parlare dei grandi documentari di Alberto Angela, della prima della Scala, e ora finalmente anche il festival di Sanremo. E infine lo spettacolo che ci aspetta quest'estate quando andranno in scena gli Europei di calcio in Germania (dal 14 giugno al 14 luglio) e a seguire le Olimpiadi estive di Parigi (dal 26 luglio all'11 agosto). Un'estate sugli schermi Rai da vivere tutta in ultra definizione. Anche qui grazie alla piattaforma tivùsat e a Rai4K. Un canale (numero 210) che con la sua offerta sta facendo da traino all'intera industria dei televisori. Come riporta l'ultimo rapporto Auditel Censis, infatti, in Italia ci sono 43,4 milioni di apparecchi. E di questi, 8,2 milioni sono in 4K.

Tre milioni di famiglie guardano tivùsat, questa piattaforma satellitare gratuita è nata nel 2008. La mission era ed è tutt'ora trasportare il bouquet del digitale terrestre anche in quelle aree del territorio italiano (a partire dalle zone montane e dalle isole) dove le vecchie antenne (e la banda larga) ancora oggi non possono arrivare. A distanza di 16 anni, tivùsat conserva il proprio primato nella diffusione del segnale. Ma rivendica anche un alto standard tecnologico e un'offerta editoriale ricca e di qualità. Il tutto mettendo a disposizione una tecnologia efficiente sotto il profilo della sostenibilità ambientale.

Per salire a bordo di questa piattaforma satellitare gratuita basta una parabola e un dispositivo certificato tivùsat, decoder o cam. Per la visione in 4K, però, bisognerà dotarsi di tv e decoder (o Cam) compatibili con l'ultra definizione.

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