Roma - Chi lavora al Tg1 lo decidono i giudici. Il Tribunale di Roma, Sezione Lavoro (Presidente Lucio Di Stefano, Relatore Giovanni Mimmo) ha rigettato il reclamo proposto dalla Rai contro l’ordinanza che il 28 dicembre scorso aveva disposto la reintegrazione di Tiziana Ferrario nelle mansioni di conduttrice del Tg1 e di inviata per i grandi eventi. Lo hanno reso noto i legali della giornalista avvocati Domenico e Giovanni Nicola d’Amati Anche l’ordinanza collegiale, come già quella del precedente Giudice, avrebbe ravvisato, secondo gli avvocati, sia la lesione della professionalità della giornalista sia la discriminazione da lei subita. "Sussistono elementi indiziari che convergono univocamente nel far ritenere che lo spostamento della lavoratrice dalle mansioni di conduttrice di telegiornale sia da addebitare più che ad effettive esigenze organizzative ad una volontà ritorsiva posta in essere dai vertici della redazione al fine di sanzionare il dissenso manifestato dalla giornalista nei confronti della linea editoriale impressa al telegiornale dal direttore".
Garimberti: "Le sentenze si applicano, non si commentano" "Le sentenze si applicano e non si commentano". Così il presidente della Rai Paolo Garimberti sulla sentenza del Tribunale di Roma che ha rigettato il reclamo dell’Azienda contro l’ordinanza con cui il 28 dicembre scorso era stata disposta la reintegrazione della giornalista Tiziana Ferrario quale conduttrice del Tg1 e inviata per gli eventi di grande rilevanza.
Minzolini: "La Ferrario impedisce il rinnovamento del Tg" Tiziana Ferrario impedisce il rinnovamento in video al Tg1. Lo dice il direttore, Augusto Minzolini, interpellato sul no del tribunale al reclamo della Rai contro il reintegro della giornalista alla conduzione del Tg.
"La Ferrario come dice sarà in festa ma sicuramente - dice il direttore - saranno in lutto le giovani potenziali conduttrici cui la stessa Ferrario ha impedito di avere una carriera restando incollata a quella poltrona per 28 anni. Rispetto alle parole di Rizzo Nervo - prosegue Minzolini - dimostrano tutta la faziosità e l’incapacità, di una parte dell’azienda, di rinnovarsi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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