Raid dei no global contro la sede degli ufficiali in congedo

Secondo la Digos sono i meno pericolosi, almeno dal punto di vista ideologico. Però gli si può conferire, senza timore di sbagliare, la palma dei più grossi rompiscatole tra i cosiddetti antagonisti o giù di lì. Stiamo parlando del Coordinamento dei collettivi studenteschi e dei loro «amici» del centro sociale Cantiere che ieri mattina si sono esibiti nell’ennesima bravata dell’anno, naturalmente tra cori, striscioni e fumogeni d’ordinanza: tentare di entrare in metropolitana senza pagare. Operazione impossibile e, infatti, non riuscita. Un flop, insomma. Ma un flop che ha costretto le forze dell’ordine a mobilitarsi, a intervenire. E, naturalmente, ha creato scompiglio in una mattinata già non facile per la metropolitana (la linea rossa era rimasta ferma quasi un’ora per due incidenti). Come da copione insomma.
Ma andiamo per ordine. I ragazzi - una ventina in tutto - ieri mattina hanno fatto irruzione alla sede di via Bagutta dell’Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia) perché, così sostengono loro, volevano porre alcune domande riguardo al progetto che coinvolge i ministeri della Difesa e dell’Istruzione «Allenati per la vita», concepito per una miglior conoscenza del mondo delle divise. Un progetto che proprio l’Unuci dovrà gestire. Quando i ragazzi hanno esposto, dentro e fuori gli uffici di via Bagutta lo striscione «Ribellati per la vita, diserta la scuola di guerra», però, sono stati cacciati fuori.
Ben lontani dal volersi dare per vinti, i piccoli antagonisti hanno avuto una delle loro grandi idee. E, inneggiando alla libertà con cori di vario genere e non lesinando gli insulti alle istituzioni, si sono diretti verso la metropolitana di piazza Duomo per tentare l’ingresso senza pagare. Gesto che ha immediatamente innescato l’intervento di poliziotti e carabinieri che, in tenuta antisommossa, li hanno bloccati sul mezzanino.
Dopo alcuni minuti, durante i quali i militari e gli agenti hanno identificato i giovani, loro hanno potuto lasciare la stazione, tra la curiosità dei passanti fermi a guardare quel che stava succedendo. Tanto rumore per nulla? Ancora una volta la risposta è affermativa.


«I “bravi ragazzi” dei centri sociali hanno organizzato l’ennesima pagliacciata sulla scorta dell’ennesimo pretesto e hanno dato prova di sé recitando il solito copione: fumogeni, pretesa di viaggiare gratis in metropolitana, insulti. A dimostrazione che è necessario che il ministro Maroni provveda a disattivare questi centri» ha commentato il vicesindaco Riccardo De Corato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica