Ranieri elogia la super-Inter e spera nel doppio sgambetto

«Un vincitore è solo un sognatore che non ha mai mollato». E poi dite che i tifosi non sono anche poetici. Lo erano ieri i cinquanta che ieri hanno improvvisato un furgone a più temporanea delle tribune per seguire l’allenamento della Roma a Trigoria e incoraggiare i giocatori in vista dell’anticipo di domani a Parma (alle 18), partita che i giallorossi cercheranno di vincere per trascorrere qualche ora di nuovo in testa alla classifica, nella speranza che il destino (che ha però gli inquietanti colori biancocelesti) possa prolungare oltre domenica sera la magia.
Non è dato sapere quanto corrisponda Claudio Ranieri all’identikit del sognatore. Di certo non è uno che molla. Lo ha dimostrato per tutto questo folle, assurdo, bellissimo campionato. A maggior ragione non mollerà certo ora, a tre giornate dalla fine del campionato, quando l’obiettivo più grosso, pur allontanatosi dopo il ko contro la Sampdoria, resta comunque a un solo scivolone interista di distanza. Certo la Roma deve farsi trovare pronta e dimostrare di meritarsi una strizzatina d’occhio del fato. Insomma: vincere vincere vincere. Tre volte: domani a Parma, domenica 9 all’Olimpico contro il Cagliari, domenica 16 a Verona contro il Chievo. Sperando che la titanica Inter vista a Barcellona soffra di un calo di tensione e inciampi in uno dei tre non altissimi ostacoli che si chiamano Lazio (sob!), Chievo e Siena.
E siccome il fair play è un modo come un altro per accattivarsi il destino, Claudio Ranieri ne ha esibito a chili ieri commentando l’impresa catalana dell’Inter: «È stata un’armata in tutto e per tutto. È stata, veramente, una cosa bella da vivere e da vedere», il commento del tecnico di San Saba, che peraltro si ritroverà i nerazzurri, si spera in edizione più dimessa, mercoledì 5 all’Olimpico nella finale di Coppa Italia che non ha certo il peso dello scudetto o della Champions League ma che di sicuro nessuna delle due squadre vorrà incartare all’avversario (ormai) storico. «È stata brava l’Inter - ha continuato Ranieri - perché, quando sei in semifinale, è importante arrivarci con una buona condizione fisica. L’anno scorso il Barcellona era stato fortunato proprio allo scadere a Stamford Bridge contro il Chelsea. Stavolta, non ce l’hanno fatta, e questo è merito dell’Inter». Capitolo formazione: fermi ieri Juan e Pizarro, per la cui presenza in campo al Tardini non dovrebbero esserci dubbi.

Dubbio invece che Ranieri ha sulla soluzione offensiva: scartato in partenza il tridente, davanti pare sicuro solo Vucinic, con il dilemma Toni-Totti. Dovrebbe partire titolare anche Menez, con Taddei pronto a subentrare come alternativa tattica.

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