Rapinata tre volte: "Ora basta: mi compro una pistola e sparo"

La donna è alla terza rapina subita. Ha deciso di difendersi da sola: comprerà una pistola e non avrà paura di usarla

Rapinata tre volte: "Ora basta: mi compro una pistola e sparo"

La determinazione della donna è tutta lì. In quella frase forte, ma comprensibile. La frase di una commerciante vessata dai rapinatori e abbandonata da uno Stato che non garantisce sicurezza. "Faccio il porto d'armi e al prossimo gli sparo in testa".

Carla De Conto è una edicolante di San Fior, in provincia di Treviso. Ha subito tre rapine e giustamente non ne può più. Così è pronta ad armarsi e a difendersi da sola. Con il rischio che il giudice di turno la denunci se mai dovesse scapparci il morto. "Non si può continuare a vivere così", spiegava nei giorni scorsi alla Tribuna di Treviso. Ogni sera chiudere la cassa e portare i contanti al sicuro è una scommessa. E un rischio continio.

"Sto attenta e mi guardo sempre in giro - afferma - quando sono uscita dal negozio non c'era niente di anomalo. Una persona mi ha chiesto di cambiare dei soldi per comprare le sigarette dal distributore, ma tutto era tranquillo". Poi però martedì scorso l'ennesimo furto. Mentre stava per chiudere il portone del suo garage, un uomo l'ha aggredita: "Mi ha afferrata per il braccio e tentato di strapparmi la borsa. Ho cercato di resistere, presa la cassa continua è fuggito".

Addio a giorni di fatica: dentro la cassa c'erano 3 mila euro di incasso. Tanti, troppi per una edicolante. Considerando che probabilmente l'assicurazione non la risarcirà, in quanto il fatto non è accaduto all'interno del locale. Ora siamo al terzo furto. I precedenti nel 2012 e nel 2005. "Quella volta c'erano anche le immagini del nostro sistema di videosorveglianza - spiega alla Tribuna - ma i colpevoli non sono mai stati trovati". Non c'è da stupirsi.

Lo Stato l'ha abbandonata, senza garantirle sicurezza. "L'unico che mi aveva risposto la scorsa volta che sono stata rapinata è stato il presidente Luca Zaia. Ma qui non si è mai visto nessuno, nemmeno il sindaco. Non ho una banca, non posso affidarmi a dei portavalori e non si può vivere nel terrore.

Capisco chi si difende, mi farò il porto d'armi e la prossima volta sparerò in testa a chi tenterà di rapinarmi".

Senza se e senza ma. Alzando il vessillo del diritto alla difesa: della vita e della propria attività.

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