REAL TV: CHE IDIOZIA LE SFIDE ESTREME

C’è un non so che di stoltamente epico in certi filmati di Real Tv (giovedì su Italia Uno, ore 22,50), e il lato involontariamente pedagogico di questa trasmissione sta proprio nel farci constatare quanta idiozia autolesionistica possa esserci nelle sfide estreme, nel voler superare ogni limite umano compreso quello del buon senso, fino a sprofondare nel ridicolo di certe «imprese» che se non si tramutassero spesso in tragedia andrebbero sbeffeggiate come il manifesto evidente dell'imbecillità umana. In molti filmati di Real Tv c'è sempre un Jack, un John, un Frankie, qualcuno dal nome tosto che arrampicandosi o tuffandosi o paracadutandosi o correndo a duecento all'ora su improbabili aggeggi motorizzati cerca di evadere dalla routine e di lasciare un segno nella propria vita, anche se poi questo segno si traduce (nella migliore delle ipotesi) in ferite lacero contuse in seguito a imprudenze di varia natura, o in ingessature del busto, falangi spezzate, traumi cranici, invalidità permanenti, ammesso e non concesso di sfuggire alle conseguenze più letali (che in genere i filmati non prendono in considerazione). Le conseguenze letali non vengono prese in considerazione non solo e non tanto per scrupolo di coscienza riguardo a ciò che deve essere mandato in onda, ma perché nel filmato successivo ci sono buone probabilità di vedere ancora gli stessi Jack, John, Frankie che, magari senza un braccio o una gamba, ancora rintronati dall'incidente precedente ma pieni di un rinnovato e insano «gusto dell'avventura», ebbri di «voglia di non arrendersi», madidi di «esigenza di riscatto», si ripresentano all'appuntamento di qualche altra mattana assurda, di qualche ulteriore «sfida a se stessi e ai propri limiti», seguiti passo passo, in mancanza dello psichiatra, dalle ambulanze costrette a non perderli mai di vista e dallo sguardo di «amici» così altrettanto folli da incoraggiarli ancora al cimento. Se c'è un lato consolante di Real Tv è che riconcilia lo spettatore comune con il tran tran della vita casa-ufficio, con l'agio dell'ozio domestico, con la monotonia rassicurante di chi si annoia ma almeno non nei reparti di lungodegenza traumatologica.

Da quest'anno la trasmissione presenta una novità «fuori contesto»: Guido Bagatta è stato sostituito nella conduzione dalla modella venezuelana Ainette Stephens, che prima di introdurre i filmati avventurosi viene inquadrata in tutte le sue forme succinte e provocanti. A ben pensarci, forse non è vero che è fuori contesto, perché in fondo si tratta anche nel suo caso di curve pericolose, limiti estremi e immagini mozzafiato.

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