Record alle scuole serali, tutti promossi alla maturità i liceali-lavoratori

Le Scuole civiche del Comune di Milano offrono l'opportunità di continuare gli studi ad un costo contenuto anche a chi ha già un'occupazione o agli stranieri che vogliono integrarsi. Il presidente del consiglio di istituto: «Bisogna informare meglio i cittadini di questa chance»

Tutti promossi. É il record segnato (anche quest'anno) dagli studenti dei liceali-lavoratori che hanno frequento le Scuole civiche serali del Comune di Milano. Sia gli studenti del classico che quelli del liceo socio-psicopedagogico hanno superato l'esame di maturità, «nessun'altra scuola serale di questo tipo, pubblica o privata, ha in Italia una continuità di risultati pari a quella del polo milanese», assicura il presidente del consiglio di istituto, Giorgio Bonera. Un'ulteriore conferma, sostiene, «dell'alto livello qualitativo di questo servizio che, con un costo contenuto di 258 euro, il Comune garantisce da oltre 50 anni a quei cittadini che ad esempio, pur continuando a lavorare riprendono gli studi abbandonati per varie ragioni». Oppure «a quei ragazzi che non si sono inseriti positivamente nelle scuole diurne e hanno occupazioni saltuarie, ma non rinunciano all'istruzione». E ancora «agli immigrati che aspirano ad inserirsi nella nostra città affrontando anche materie molto difficili per loro, come il latino. E sono fra le persone più motivate».
Bonera fa presente che «in sintonia con il Manifesto del merito che il sindaco Moratti ha lanciato all'ultima assemblea dei Comuni italiani, gli insegnanti del Polo liceale serale si impegnano nel proprio lavoro perchè, come recitava quel testo, "tutti, soprattutto i giovani, guardino al futuro con speranza e fiducia". Valga come esempio quanto avvenuto agli ultimi scrutini, quando i docenti di una classe, per evitare di prendere una decisione affrettata dopo una faticosa serie di oltre sette ore, hanno concordato con la preside di aggiornarsi alla domenica successiva (il 21 giugno), così da poter prendere una decisione serena e ponderata, dimostrando coi fatti di far prevalere il proprio scrupolo professionale e scegliendo di lavorare in un giorno festivo, senza naturalmente alcun compenso straordinario».
Gli stessi professori, assicura il presidente del consiglio di istituto, sono pronti «ad insegnare gratuitamente per evitare che alcune classi non vengano aperte, così da garantire a chi ha già iniziato il corso di studi, la possibilità di terminarlo regolarmente». Il professore rivolge però una critica al Comune, che «pur investendo nel miglioramento delle strutture didattiche», che porteranno ad inaugurare ad esempio a settembre «una mediateca nella sede di piazza XXV Aprile, purtroppo trascura invece l'informazione alla città.

In questo modo chi vorrebbe inserirsi nel mondo del lavoro con maggiori speranze nel proprio futuro o per iscriversi all'università, rischia di non conoscere un'opportunità accessibile, unica in Italia e che, per i risultati ottenuti, è da considerarsi all'avanguardia nel sistema scolastico italiano e uno dei migliori servizi offerti dal Comune».

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