La Regione: "Abbiamo ridotto i gettonisti: spesa scesa a 50 milioni"

Bertolaso ricorda la delibera del 2023 con cui è stato messo al bando il personale a chiamata

La Regione: "Abbiamo ridotto i gettonisti: spesa scesa a 50 milioni"
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È di nuovo polemica sulla sanità tra la Regione, e questa volta, l'ultimo rapporto Anac, l'unità nazionale anticorruzione. Nel mirino la cifra spesa per i gettonisti, ovvero medici e infermieri assunti dalle cooperative e disponibili a fare turni su chiamata, modello che per anni ha permesso di far fronte alla carenza di personale sanitario, comportando però costi elevati e problematiche legate alla continuità e alla qualità del servizio.

Per questo la Lombardia è stata la prima e al momento l'unica regione a mettere al bando i gettonisti dalla sanità pubblica con la delibera (514) del dicembre 2023 che recepisce le disposizioni nazionali, con cui andranno a scadenza i contratti in essere senza possibilità alcuna di rinnovo. Ma il problema è che molti contratti scadranno nel 2028 e nel 2029. Da qui la spesa che seppur scesa da 74 milioni di euro nel 2023 a 50 milioni di euro nel 2024, stando ai dati forniti dallo stesso assessore al Welfare Guido Bertolaso ieri in consiglio, rimane comunque alta. Parallelamente la dirigenza medica a gettone è passata «da 480 unità (dicembre 2023) a 214 unità (dicembre 2024)». Per il comparto sanitario si è passati invece «da 1.054 unità (dicembre 2023) a 881 unità (dicembre 2024)».

Contestualmente, ha continuato l'assessore, «è stato attivato un piano di reclutamento di personale medico con incarichi libero-professionali, gestito attraverso l'Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu), con selezioni pubbliche e compensi equiparabili a quelli del personale dipendente e l'obiettivo di garantire un servizio sanitario più stabile ed efficiente».

Secondo la Regione, l'analisi dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sullo stato degli acquisti relativi ai medici a gettone nel periodo agosto 2023 - dicembre 2024 conferma l'impatto positivo delle iniziative avviate con la Lombardia che si distingue per un costo pro capite di circa 10,4 euro «significativamente inferiore rispetto ad altre Regioni italiane, dove la spesa media risulta più che doppia». Per un monitoraggio ancora più preciso della spesa sanitaria, dal 2024 la Lombardia ha introdotto un metodo di contabilizzazione più dettagliato, differenziando le voci di spesa per tipologia di contratto. Obiettivo: maggiore trasparenza e un migliore controllo sull'impiego delle risorse pubbliche. «I dati confermano che siamo sulla strada giusta e continueremo a lavorare con determinazione per consolidare questi risultati.

Il nostro obiettivo è quello di stabilizzare il personale, assicurando al contempo una gestione più efficiente delle risorse. La sanità pubblica lombarda deve continuare ad essere sinonimo di eccellenza, efficienza e sostenibilità».

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