Relais e Château, ecco la Guida del cinquantenario

Crescono gli associati: 36 le new entry. L'associazione riunisce 500 tra i migliori hotel di charme e ristoranti gourmet in 60 Paesi. Quattro le novità per l'Italia, ora con 44 strutture

Presentata la nuova guida Relais & Château. La celebre ed esclusiva «Route du Bonheur», nata in Francia nel 1954, è sempre più il punto di riferimento internazionale per chi ama il leisure all'insegna dell'eccellenza e una compagna indispensabile per gli appassionati di viaggio e gourmet in tutto il mondo: la guida include 500 dimore di pregio in 60 Paesi, tradotta in 6 lingue (francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano e per la prima volta cinese mandarino) è distribuita in 780.000 copie. Richard Gere, un testimonial d'eccezione e nuovo associato è l'ambasciatore internazionale Relais & Châteaux per il 2011. Proprietario dell'hotel Bedford Post succede allo scrittore Douglas Kennedy, ambasciatore nel 2009, e all'attrice Carole Bouquet nel 2010.
Per quanto riguarda le novità, il Vecchio continente porta in dote quest'anno il maggior numero di nuovi associati: su 40 nuovi ingressi (36 presenti nella Guida e 4 nuovi associati dopo il novembre 2010) ben 14 sono in Europa, 13 in Asia, 5 negli Stati Uniti, 4 in America del Sud, 1 rispettivamente in Canada, Marocco, Nuova Zelanda e a Vanuatu.
Le quattro dimore italiane in cui l'arte del ricevere è al contempo generosa e raffinata sono, il Relais Santa Croce (Firenze-Toscana), il Terme Manzi Hotel (Casamicciola Terme-Campania), il Relais Villa San Martino (Martina Franca-Puglia) e il Ristorante Combal Zero di Davide Scabin (Rivoli-Piemonte). Con questi nuovi ingressi le dimore italiane associate sono 44.
Cresce anche la famiglia dei Grands Chefs Relais & Châteaux. Quest'anno sono ben 24 di cui: 11 in Francia, 3 negli Usa e Italia, 2 in Germania e Giappone, e una nuova entrata per Inghilterra, Svizzera, Canada e Cina. I nuovi Grands Chefs Relais & Châteaux italiani sono Nino Di Costanzo (Terme Manzi Hotel), Davide Scabin (Combal 0) e Antonio Guida (Il Pellicano). Questi 24 artigiani del gusto vanno dunque ad unirsi ai 147 Grands Chefs Relais & Châteaux, dei quali 63 sono unicamente ristoranti, che fanno della associazione un punto di riferimento mondiale in campo gastronomico.
Molto positivi anche i dati relativi al giro d'affari. L'associazione Relais & Châteaux ha registrato un aumento dell'8% del suo giro d'affari nel corso dei primi 8 mesi del 2010. L'aumento tra gennaio e agosto 2010 è dovuto a un +5% dei pernottamenti e +3% dei coperti rispetto allo stesso periodo del 2009. Per quanto riguarda il bilancio di esercizio 2009/2010 (chiuso al 30 giugno 2010) il giro d'affari ha conseguito 70 milioni di euro.
«Sono dati molto positivi - sottolinea Jaume Tapiès, presidente internazionale di Relais & Châteaux - legati da un lato alla natura di Relais & Châteaux, il fatto di essere un'associazione dei migliori hotel di charme e ristoranti gourmet che risulta differente dalle altre associazioni alberghiere proprio per l'alta differenziazione e il fascino di ogni singola dimora. Un altro fattore importante - prosegue Jaume Tapiès - sono i segnali positivi che vengono dai nostri associati. Infatti il 7% attende un forte miglioramento sul giro d'affari, il 39% una evoluzione positiva ed il 39% prevede una maggiore stabilità».

Infine, ecco i Paesi che registrano le migliori performance: Stati Uniti e Canada (+16%), Asia e Oceania (15%). Italia e Gran Bretagna, che lo scorso anno avevano risentito della crisi, ora si riconfermano con un 9% ciascuna.

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