Ricerche sospese. Nell'isola del Giglio, tutte le attività sulla nave Costa Concordia sono state interrote per motivi di sicurezza. Infatti, i sistemi di rilevamento posizionati sul relitto hanno registrato uno spostamento dello scafo, probabilmente dovuto al peggioramento delle condizioni meteo marine: il vento è forte e il mare si è ingrossato.
Secondo quanto rilevato, in sei ore il relitto della nave si sarebbe spostato di 3,5 centimetri. Un dato che sarebbe stato registrato tra la mezzanotte e le sei di oggi. Fino alla giornata di ieri il relitto si spostava di 2-3 millimetri ogni ora.
Nel primo pomeriggio è prevista una nuova riunione operativa tra tecnici ed esperti nella speranza di poter riprendere già dopo le 14 le attività.
Intanto ieri il bilancio delle vittime del naufragio è salito a 17. Infatti è stato trovato e identificata un'altra vittima. Si tratta di Erika Fani Soriamolina, una donna peruviana, membro dell’equipaggio della nave. Infatti, quando è stata ritrovata dai sommozzatori della Guardia di finanza aveva ancora indosso la divisa.
"Ci vorranno dai 7 ai 10 mesi per la rimozione" della nave. A comunicarlo è stato il commissario delegato all’emergenza, Franco Gabrielli nel briefing con i giornalisti al Giglio. Finora, secondo le previsioni più pessimistiche, si era parlato di un’operazione che sarebbe durata fino a giugno. Complessivamente la nave potrebbe quindi restare "adagiata" davanto al molo del Giglio fino ad un anno.
Secondo Franco Gabrielli infatti "ci vorranno due mesi alla Costa Crociere per preparare il capitolato", il progetto per decidere cosa "vuol fare di questa nave", ossia se
cercare di rimetterla in asse o smantellarla davanti al molo del Giglio. Il capitolato verrà inviato "alle società,poche al mondo che presenteranno i loro progetti. Da quella data si passeràa una fase di 7-10 mesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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