La Renault evita la stangata Ha spiato ma non è punita

Processo farsa: team colpevole, nessuna sanzione per il possesso dei dati Mc Laren. Briatore: «Pensiamo al 2008»

da Montecarlo

La Renault è colpevole, ma non sarà punita. L’ennesimo pastrocchio del consiglio mondiale della federazione automobilistica internazionale si è concluso con una sentenza molto natalizia (nel senso della sorpresa ed anche del regalo) ed oggi affiderà alla pubblicizzazione delle motivazioni la spiegazione del tutto. Difficile capire, soprattutto alla luce della nota emessa dalla Fia a contorno della sentenza. La federazione, infatti, precisa che la Renault ha violato l’articolo 151c, relativo a «qualsiasi condotta fraudolenta» e ad «ogni tipo di atto dannoso agli interessi delle competizioni o del movimento degli sport motoristici». Ma qui si è fermata, ricordando che le sanzioni previste dal codice vanno dalla semplice reprimenda alla squalifica.
La Renault era stata deferita al consiglio mondiale con l’accusa di essere entrata illegittimamente in possesso di alcuni documenti riguardanti la monoposto della scuderia britannica McLaren. In base ad un memorandum, filtrato lo scorso mese su numerose testate britanniche, nel settembre del 2006 furono copiati sul sistema informatico della Renault e su 11 computer della stessa scuderia francese 33 file contenenti informazioni tecniche riservate della scuderia McLaren Mercedes.
I documenti erano contenuti su 11 floppy disk dal marzo precedente e contenevano oltre 780 disegni relativi all’intero progetto tecnico delle monoposto McLaren per i campionati di Formula 1 del 2006 e del 2007. Le informazioni sarebbero state discusse da 18 membri del personale Renault, compresi alti funzionari del comparto tecnico, e riguardavano il sistema di alimentazione, il cambio, il sistema di raffreddamento dell’olio, il controllo idraulico dei freni e le sospensioni. I dipendenti della Renault sono stati chiamati a rispondere davanti al consiglio Fia. E, alla vigilia del giudizio, era prevedibile per la Renault una sanzione analoga a quella inflitta alla McLaren, ovvero ammenda di 100 milioni di euro e l’azzeramento della classifica nel mondiale costruttori 2007.
In realtà questa decisione, invece, somiglia alla prima sentenza contro la Mc Laren. Decisione che fece scandalo e che, in secondo appello, venne in parte ribaltata. Anche allora la scuderia non fu penalizzata. Poi fu ristabilito un equilibrio di giudizio che ha permesso alla Ferrari il successo nel campionato costruttori, poi avvalorato anche dalla vittoria del mondiale piloti con Raikkonen.
A questo punto se la gode (la sentenza) solo Flavio Briatore, che avrà tirato un sospiro di sollievo e magari potrà mandare a conclusione l’accordo per l’ingaggio di Fernando Alonso. «Siamo felici di poterci concentrare appieno sulla preparazione del 2008», ha detto il direttore sportivo del team Renault. Che poi ha concluso con un embrassons nous.

«Vorrei anche rendere omaggio al team, che ha gestito la vicenda con integrità e dignità».
Ora l’occhio sarà non solo alle motivazioni della Fia, ma pure ai movimenti di Alonso. L’assenza di penalità per la stagione 2008 avvicina certamente il pilota al team e al manager con i quali ha vinto due mondiali.

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