Rendite catastali Assoedilizia: «Nuova ondata di verifiche»

Dopo le notifiche arrivate a fine anno, è in arrivo una nuova ondata di verifiche delle rendite catastali da parte dell’Agenzia del Territorio. I controlli potrebbero riguardare numerosi immobili prima esclusi dagli accertamenti e potrebbero concludersi con un aumento dell’Ici dovuta dai proprietari a Palazzo Marino. A denunciarlo è Assoedilizia che spiega in una nota: «Si tratta di un’azione amministrativa non trasparente. Perché effettuata senza comunicazioni, pubblicità o adeguate notifiche ai soggetti interessati». I primi controlli hanno già portato un aumento complessivo dei valori delle rendite catastali di circa 44 milioni di euro. Anche perché ben 1.600 immobili sono passati dalle categorie inferiori al livello A1. Mossa, quest’ultima, che ha consentito al Comune di recuperare oltre sette milioni di euro di gettito Ici. «E questa somma potrebbe lievitare fino a 16 milioni». Le nuove verifiche andranno oltre, colpendo anche società immobiliari, banche e compagnie di assicurazione. L’allarme si è già concretizzato in oltre mille ricorsi. «L’Agenzia del territorio - continua Assoedilizia - nell’accertare i valori immobiliari ai fini impositivi dovrebbe tener conto delle situazioni soggettive in cui di trovano gli immobili. Dovrebbe, per esempio, rilevare la presenza di vincoli o oneri che ne riducano il valore in caso di vendita, quali per esempio i rapporti di locazione esistenti». La differenza in questo caso può oscillare, infatti, fra il 30 e il 40 per cento.

«Inoltre - conclude il presidente Achille Colombo Clerici - in via di principio siamo contrari al fatto che le imposte siano determinate sia pur indirettamente, gestite o esatte anche con la collaborazione di soggetti privati i quali non offrono quelle garanzie di indifferenza che solo l’ente pubblico assicura al contribuente».

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