Risiko delle poltrone: Prodi può cadere a Benevento

Carmine Spadafora

da Napoli

Tira i calci Clemente Mastella, minaccia una crisi in un governo non ancora nato, già alle prese con evidenti difficoltà di sopravvivenza, a cominciare dalla risicata maggioranza al Senato. Una minaccia che nasce a Napoli e, per la precisione, in via Santa Lucia, dove ha sede la giunta regionale dell’ex monarca Antonio Bassolino, e rischia di trasferirsi a Roma. Il motivo, come al solito, sono le poltrone o, se si preferisce, le nomine. In ballo ci sono, soprattutto, la presidenza dello Iacp (Istituto autonomo case popolari) di Benevento, conteso con Ciriaco De Mita, ma anche le candidature a sindaco di Benevento, Caserta e Salerno. Il leader dell’Udeur, sempre più insofferente verso il duopolio imposto da Bassolino e De Mita, dice: «La crisi in Campania non siamo noi a volerla, prendiamo atto che la Margherita ci è ostile su una vicenda che sembrava già definita».
Mastella denuncia la politica dei veti contro il suo partito e risponde allo stesso modo: «Loro pongono dei veti? Noi facciamo altrettanto». Da qui, la decisione di far fare un salto di qualità alla crisi, spostandola dalla Regione Campania fino ai palazzi romani. Papale papale, Mastella, spiega: «Se, per la presidenza del Senato dovesse essere candidato un esponente della Margherita, l’Udeur non lo appoggerà. A meno che, non dovessero cadere i veti contro di noi in Campania».
In poltrone, Clemente pretende il candidato a sindaco a Benevento e la presidenza dell’Istituto di case popolari, che sembravano già in quota Campanile mentre adesso tutto ritorna in discussione. Le ostilità sono state sospese in vista delle feste pasquali, si ritornerà a parlare di spartizioni subito dopo con una ipotesi che dovrebbe mettere d’accordo De Mita e il suo ex braccio destro Mastella: lo Iacp all’Udeur, la presidenza dell’Asi (Area di sviluppo industriale) alla Margherita.
La partita si gioca anche sul sindaco di Napoli. Spetta alla Margherita, ma Ciriaco, che da giorni è tornato duramente ad attaccare Bassolino perché «in Regione non è così che si organizza la gestione del potere», è notoriamente poco propenso a vedere ricandidata Rosa Russo Iervolino.
«Perché non risponde a lui - sostiene Mastella -. Lui vuole tutti ossequiosi e dipendenti. Il Campanile invece è dignitoso e coerente».
Il segretario dell’Udeur, sulla questione dei sindaci, minaccia ancora. «Se non ci sarà un accordo, candideremo i nostri in tutti i Comuni in elezione.

Quello che sta accadendo in Campania non è dipeso dalla nostra volontà, vogliono toglierci qualcosa che già ci era stato attribuito. A questo punto, anche se i nostri voti sono stati determinanti per vincere le elezioni, si appropriassero di tutto quello che vogliono: case miliardarie, Senato, Camera, ministeri ma io non farò parte della partita».

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