Il robot tuttofare pulisce la casa ma senza fatica

L’aspirapolvere programmabile costa poco: solo 330 euro

Massimo Carboni

da Milano

Forse molti avranno avuto modo di vedere il film «Io robot» con Will Smith, dove gli automi hanno caratteristiche fisiche vicine a quelle degli uomini. Nella realtà i robot non camminano eretti e non hanno braccia e mani prensili, ma esplicano in modo efficace i compiti a cui sono assegnati. Recentemente Colin Angle, il Chief Executive di iRobot, la società che produce l'aspirapolvere intelligente «roomba», ha dichiarato che nel prossimo futuro i robot al servizio dell’uomo saranno sicuramente meno umani come caratteristiche fisiche ma senz’altro utili. Probabilmente la loro fisionomia non sarà dissimile da quella di beniamini dello schermo come il compatto R2-D2 androide protagonista di Star Wars o di Rosie, la governante robotica della serie a cartoni animati «iPronipoti». È un po' questa la tendenza che trova riscontro anche nel successo proprio di «Roomba» (www.roombaitalia.it) di cui sono già stati venduti oltre due milioni di pezzi. Si tratta in questo caso di un apparecchio che può essere programmato per pulire in modo autonomo superfici piane ed è in grado di individuare e girare intorno agli ostacoli. Il tutto a un prezzo davvero concorrenziale: solo 330 euro. Per un vicino parente di Robocop non è poi molto.
Tuttavia le forme di vita artificiali si stanno evolvendo in molteplici direzioni. Ne è un esempio Stickybot, un robot che ha le sembianze di un geco sviluppato da Mark Cutkosky e dal suo team della Stanford University in California, come rivela il magazine New Scientist. Stickybot è in grado di arrampicarsi su tutte le superfici: muri, soffitti, anche vetri. Il tutto grazie alle sue setole che lo attraggono al muro con una forza intermolecolare chiamata «van der Waals». Le setole sono sintetiche, fatte di elastomero. La base di appoggio rappresentata da questi piccoli polimeri consente a Stickybot di avere una larga area di contatto tra le zampe e il muro, massimizzando la capacità di adesione data dalla forza intermolecolare. Non è certo molto utile. Lo è invece Ri-Man, un robot concepito per sollevare le persone anziane e inabili e trasportarle in giro per casa. Il tutto grazie alle sue lunghe braccia metalliche che pone con delicatezza sotto il corpo da sollevare. È dotato di sensori che gli permettono di riconoscere visi e comandi vocali e di muoversi anche in ambienti in disordine, ed è controllato da microprocessori chiamati C-Chips. È inoltre capace di distinguere un abbraccio gentile da una presa salda. Finora i suoi "esercizi" di sollevamento si sono limitati a manichini di 12 chili. Si può vederlo in azione all'indirizzo: www.bmc.riken.jp/%7ERI-MAN/index_us.html. Ma i robot sono ormai protagonisti anche delle operazioni militari. Lo sanno bene i soldati in Iraq che possono contare sul prezioso aiuto dei robot artificieri. Si tratta unità dotate di un lungo braccio snodabile e montate su ruote cingolate. I soldati possono pilotarle a distanza, attraverso l’uso di un telecomando, e disinnescare gli ordigni con il lungo braccio mobile senza rischiare la vita.

Sempre ad uso bellico gli insetti cyborg recentemente annunciati dal Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency). Sono proprio dei minuscoli insetti automatizzati capaci di volare su un bersaglio posizionato fino a 100 metri di distanza.

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