Come nell'agosto del 1960 quando Roma si vestì dei colori iridati, quest'anno il fuoco del braciere dei Giochi tornerà ad ardere nella capitale. Verrà riacceso sulla piazza del Campidoglio il 25 agosto e rimarrà ad illuminare uno degli scenari più belli di Roma fino al 25 settembre. Perchè quando si parla di Olimpiadi lo sport si fonde con la tradizione, la sfida personale con lo spirito di squadra, il ricordo con le medaglie che splendono ancora dopo 50 anni. Saranno loro le vere protagoniste delle celebrazioni del 50° anniversario di quelle competizioni: le medaglie, ma soprattutto chi le ha vinte e indossate. Più di 500 inviti sono stati spediti perchè in quei 30 giorni si possa rivivere la passione negli occhi di chi l'ha fatta propria.
Il 10 settembre, infatti, è stata organizzata una sfilata dei medagliati di Roma 1960 che si terrà al Quirinale, dove saranno esposte le bandiere degli oltre 80 paesi che parteciparono ai Giochi: tra gli invitati, romani doc come Salvatore Gionta, capitano della squadra di pallanuoto che salì sul gradino più alto del podio, e il suo compagno di squadra Giancarlo Guerrini; Nino Benvenuti, medaglia d'oro dei pesi welter nel pugilato; l'«angelo» Livio Berruti, campione dei 200 metri; Sante Gaiardoni mito delle due ruote; ma anche una leggenda della boxe come Muhammad Alì, allora Cassius Clay.
E di miti quelle Olimpiadi ne crearono tanti: tra tutti, proprio nella stessa giornata, sarà ricordato Abebe Bikila. Una targa verrà collocata nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di Costantino, per rievocare la celebre maratona che dal Campidoglio portò gli atleti quasi fino al Raccordo Anulare per poi ricondurli indietro. Una competizione che rimarrà nella memoria anche per l'impresa compiuta dal maratoneta etiope, che corse a piedi scalzi. Al ricordo saranno presenti la famiglia dell'atleta, scomparso nel 1973 a soli 41 anni, e l'ambasciatore d'Etiopia.
Tutto ciò rivivrà per un intero mese a Roma: un mese di mezzo secolo fa che cambiò il volto di una città distraendola dalla Dolce Vita. Quest'anno, per il cinquantenario di Roma 1960, si è scelta la sobrietà. Niente manifestazioni in pompa magna: semplicemente, i luoghi delle Olimpiadi si riaccenderanno, come a voler ricucire un filo rosso che potrebbe servire da traino per la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020.
Il Comune di Roma, che ha organizzato la kermesse insieme con la Fondazione Giulio Onesti, ha scelto di far terminare le celebrazioni il 25 settembre non l'11, giorno in cui si concluse la XVII Olimpiade dell'era moderna; la decisione è frutto della volontà di inglobare anche le Paralimpiadi, viste non più come evento a sè ma come parte integrante dei Giochi. Tra gli invitati, oltre ai campioni di ieri e alle più giovani leve dello sport, ci saranno i rappresentanti del Coni, del Cio, del Comitato paralimpico, dell'Accademia olimpica nazionale italiana, di tutte le associazioni sportive e delle più alte istituzioni.
Infine il 25 agosto alle ore 16 verrà inaugurata e aperta al pubblico, negli spazi realizzati presso gli impianti del Circolo del Tennis in Viale dei Gladiatori al Foro Italico, l'Esposizione di Filatelia, Numismatica e Memorabilia dedicata ai Giochi della XVII Olimpiade, proposta dall'Unione Italiana Collezionisti Olimpici e Sportivi (UICOS).
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