Roma esulta: è capitale di... Alitalia

IL SINDACO «Dobbiamo lavorare affinché l’accesso all’aeroporto sia nel cuore della città»

«Roma per noi è un elemento chiave, centrale di un sistema, è per noi territorio, capitale e centro della rete». Con queste parole Roberto Colaninno ha annunciato ieri che l’aeroporto di Fiumicino sarà l’hub della nuova struttura di Alitalia, « la principale delle sei basi operative su cui si incentra la strategia e lo sviluppo del network Alitalia», per usare le parole dello stesso Colaninno. Nei prossimi giorni verrà siglato un accordo quadro con Aeroporti di Roma, la società di gestione dello scalo, per la fornitura di servizi del valore di circa 100 milioni annui dal 2010 al 2013. Un accordo che «prevede - come spiega l’amministratore delegato di Alitalia Rocco Sabelli - il completamento entro settembre delle facilities sulla tratta Roma-Milano, il completamento dei gate e finger dedicati e, cosa più importante il progetto di un terminal unico destinato al Alitalia-Airone e ai partner del alleanza Sky-Team».
La notizia, è proprio il caso di dirlo, era nell’aria. Ma l’ufficialità è l’ufficialità. E incoraggia il sindaco Gianni Alemanno a «togliersi qualche sassolino dalle scarpe». «Sono stati mesi di lunga sofferenza - ha detto Alemanno - io ho avuto anche qualche critica perché qualcuno ha detto che io ho strillato poco su questo fronte, ma l’ho seguito sempre con attenzione e sotto traccia in tante riunioni a palazzo Chigi e oggi sono molto soddisfatto di questo risultato, che valorizza un asset naturale di Roma». Ma occhio: non è una vittoria solo della capitale. «Con Roma ha vinto tutta l’Italia», garantisce Alemanno. Certo, la scelta di Roma come hub di Alitalia è anche una bella resposabilità per l’amministrazione. «Dobbiamo connettere perfettamente Fiumicino con il resto di tutta la città - elenca Alemanno - e fare in modo che i disagi siano ridotti al minimo: dobbiamo lavorare affinché la porta di accesso all’aeroporto sia nel cuore della città, e si faccia il check in; si tratta di investire sulla linea ferroviaria: ci sono dei progetti e a breve incontrerò il presidente delle Ferrovie dello Stato; ciò ci permetterà di chiedere subito il rafforzamento della linea con Fiumicino e la creazione della stazione della Nuova Fiera di Roma».
Si associa volentieri all’esultanza del sindaco il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Che rivendica anche qualche merito: «Abbiamo vinto una prima fondamentale battaglia, quella di veder riconosciuta l’ovvia potenzialità di Fiumicino. Il fronte compatto e la cooperazione del territorio a difesa dello scalo romanoha funzionato, ma ora dobbiamo guardare alle nuove sfide che si aprono per un vero rilancio di Fiumicino: la necessità di infrastrutture più moderne, la ricerca di nuovi mercati, la possibilità di fare di Roma la porta d’accesso europea per il traffico aereo proveniente dalla crescita dei collegamenti con il vicino e l’estremo oriente». Di Roma come «soluzione migliore per Roma, per il Lazio e per l’Italia intera» ha parlato il presidente della Regione Piero Marrazzo, che ha anche disegnato la mappa del futuro sistema aeroportuale regionale con «Fiumicino hub internazionale, Viterbo per i low cost e un aeroporto regionale a Frosinone». «Finalmente possiamo guardare al futuro con più ottimismo», il commento del sindaco di Fiumicino, Mario Canapini. Che aggiunge: «I tanti disoccupati di Alitalia e dell’indotto possono tirare un sospiro di sollievo - ha detto Canapini - nella consapevolezza che se la compagnia di bandiera investirà nel Leonardo Da Vinci saranno i primi ad essere chiamati non appena si presenteranno occasioni di nuove assunzioni».

Ieri un gruppetto di cassintegrati e sindacalisti delle organizzazioni autonome Cub e Sdl ha protestato davanti alla sede Alitalia a Fiumicino. Due lunghi striscioni e qualche slogan, con Colaninno e Sabelli a «dribblare» sapientemente la protesta passando per una entrata secondaria.

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