Roma, la nuova capitale dello sport Alemanno: «Un accordo con il Coni»

Un accordo quadro con il Coni per «stabilire che ogni grande evento che si tiene nel territorio della capitale abbia una ricaduta anche economica sullo sport di base e dilettantistico»; la realizzazione del piano regolatore per gli impianti sportivi che porti i necessari impianti anche nelle periferie, elaborazione di una strategia complessiva che rientri nel piano dell’impiantistica di vertice allo studio di un’apposita commissione. Questi, per il sindaco Alemanno, i tre strumenti per raggiungere l’obiettivo di «superare la logica dell’evento sportivo come fatto isolato, uno spot sradicato dal contesto della crescita cittadina» e «creare un vero radicamento dell’attività sportiva nel territorio» facendo in questo modo di Roma una vera capitale dello sport. Il sindaco ne ha parlato nel corso di un convegno al salone delle Fontane al quale hanno partecipato il presidente dell’Asi Claudio Barbaro, il delegato allo sport Alessandro Cochi e il presidente provinciale del Coni Riccardo Viola.
Nell’idea di Roma capitale dello sport, secondo Barbaro, presidente dell’Asi che ha organizzato l’evento SportLab nel quale si è svolto il convegno, c’è la consapevolezza che «il grande evento sportivo non deve essere autoreferenziale, ovvero senza ricadute sulla pratica sportiva diffusa». Dunque c’è bisogno di un «diverso approccio» anche sul versante dell’impiantisca pubblica, visto che «solo il 6 per cento degli sportivi romani pratica attività in impianti pubblici mentre il restante 94 per farlo deve mettere mano al portafogli».
Sulla stessa linea d’onda Cochi per il quale «la discontinuità che vogliamo imprimere» è fare in modo che «non ci siano solo grandi eventi vetrina ma sinergia con lo sport di base». Questo perché la «missione» è «far scendere i bambini dai muretti, ditoglierli dalle bische e dalla playstation» dando loro l’opportunità di dedicarsi alla pratica sportiva. Parlando degli obiettivi dell’amministrazione in ambito sportivo, in particolare sugli impegni e le ricadute economiche, il sindaco ha infine fatto un riferimento al possibile gran premio di Formula 1 nella capitale sottolineando che «in genere a farlo ci si rimette, ma crea un indotto a livello di una olimpiade. C’è una posta in palio di livello pari alle olimpiadi, anche a livello economico per la città e non per gli organizzatori che in genere vanno in perdita».


E a proposito di Mondiali di nuoto, Alemanno ha assicurato che i lavori organizzativi procedono a gonfie vele: «Ieri ho incontrato Malagò (presidente del comitato organizzatore dei mondiali di nuoto di Roma, ndr) - ha concluso - che mi ha detto che sono perfettamente in tempo, stanno procedendo e va tutto bene». «Mi auguro che la stampa - ha aggiunto in riferimento alla situazione dell’impiantistica sportiva per l’evento - la smetta di danneggiare la città diffondendo notizie false e tendenziose».

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