Roma, pranzo della pace tra Bossi e Alemanno

Polenta valsugana, rigatoni con coda alla vaccinara, parmigiano reggiano e vino dei Castelli al "pranzo della pace" che si è svolto in piazza Montecitorio. Bersani: "Spettacolo disdicevole". Casini: "Cattivo gusto". Rissa sfiorata tra La Russa e militanti del Pd. Video: 1 - 2 

Roma, pranzo della pace tra Bossi e Alemanno

Roma - E' un'iniziativa simbolica e per certi versi folkloristica. Ma ha anche una valenza politica: la "riconciliazione" tra Nord e Sud. O meglio, tra la Padania e i romani.  E' il "pranzo della pace" tra il sindaco Gianni Alemanno e il ministro Umberto Bossi. In piazza sono stati allestiti banchetti di parmigiano reggiano, polenta, rigatoni con la coda alla vaccinara, cicoria ripassata e vino, rigorosamente dei Castelli. Al tavolo insieme al sindaco e al Senatùr anche la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, quello del Veneto Luca Zaia e la vicepresidente del Senato Rosi Mauro.

Bossi: di solito mangio polenta "La coda alla vaccinara l’ho mangiata una volta. Io, di solito, mangio la polenta". Nonostante la riappacificazione Bossi non tradisce, quindi, la propria tradizione culinaria padana.

Le polemiche Nei giorni scorsi il leader della Lega si era scusato per una battuta sui romani ("Sono porci questi romani"). L'aveva pronunciata durante una festa in cui si svolgeva una selezione di Miss Padania. Non si trattava, dunque, di un discorso politico a tutti gli effetti ma solo di una battuta. Che però aveva offeso, e non poco, i romani, primo fra tutti il sindaco della capitale. Dopo qualche giorno Bossi ha fatto retromarcia e si è scusato. Oggi arriva il pranzo che segna la pace definitiva. Il menu è decisamente bipartisan: c'è spazio per la tradizione culinaria padana e per quella romana.

Polenta e vaccinara Sacchi di polenta valsugana, confezioni di rigatoni da cucinare con la coda alla vaccinara, bottiglie di vino. Davanti all’ingresso principale della Camera dei deputati diversi militanti della Lega si sono dati appuntamento per preparare il pranzo. Ai fornelli un esponente del Carroccio con un grembiulone e l’immagine di Alberto da Giussano che fa da sfondo alla scritta "Orgoglio padano".

Casini: cattivo gusto Non tutti apprezzano il pranzo padano-romano. C'è chi parla anche di "cattivo gusto". "Ci sono tante trattorie, piazza del parlamento non è il luogo per fare banchetti. Alemanno poteva invitarlo in trattoria o a casa sua". Così il leader Udc Pier Ferdinando Casini commenta il pranzodella pace.

Bersani: spettacolo disdicevole "Abbiamo un paese con enormi problemi e pezzi di classe dirigente che se la fanno a taralucci e vino davanti al parlamento. È uno spettacolo disdicevole e anche molto amaro, se letto dal punto di vista dei guai che ha questo paese", ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

Le altre proteste Il senatore dell’Italia dei valori Stefano Pedica espone dei cartelli con la scritta: "Pranzo della vergogna, Roma prima insultata poi umiliata". E ancora: "Prossima mossa di Alemanno, lotta leoni-terroni al Colosseo". E infine: "Noi il conto non lo paghiamo". Protesta anche il Pd: "Dalla porcata alla porchetta". Mentre il deputato Roberto Morassut (Pd) distribuisce un volantino con la scritta: "Caro ministro Bossi, benvenuto al Sud". Il leader dell'Api Francesco Rutelli, è lapidario: "Una pagliacciata. Poche volte la capitale era caduta così in basso".

La Russa-militanti Pd: rissa sfiorata Si è sfiorato lo scontro, in piazza Montecitorio, tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e alcuni militanti del Pd romano. Questi ultimi, come riferisce il consigliere comunale Paolo Masini, sostengono che il ministro si è diretto contro di loro. Al suo indirizzo è quindi partito il coro "fascista, fascista" intonato dai militanti del Pd che si sono fatti sotto al ministro finché non è intervenuta la polizia a dividerli.

La replica del ministro "Mi sono divertito molto - dichiara La Russa - a leggere le dichiarazioni di tal Masini (consigliere comunale del Pd in Campidoglio, ndr) che, mi accusa di aver provocatoriamente guardato con occhi spiritati e provocatorì una ventina di scalmanati che urlavano slogan e insulti nei confronti di chi partecipava al gioioso pranzo all’aperto davanti a Montecitorio, che

sanciva l’intesa Bossi-Alemanno, dopo le polemiche dei giorni scorsi. In tanti anni è la prima volta che leggo che una folla (per quanto modesta) di scalmanati possa essere intimorità con lo sguardo di una sola persona".

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