Roberto Calderoli ne è sicuro: al 70/80% si andrà a votare. "Sono in Parlamento da 27 anni e ho visto di tutto. Ma faccio davvero fatica a immaginare Renzi e Di Maio fianco a fianco", spiega il senatore leghista al Corriere della Sera.
"Chi si oppone cerca solo di salvare la poltrona. Ma ogni giorno che passa si fa un danno al Paese", aggiunge sottolineando che non vi sono ostacoli costituzionali a sciogliere le Camere subito dopo il voto sulla riforma Fraccaro che taglia il numero dei parlamentari dagli attuali 945 a 600. Secondo Calderoli questo era il momento giusto per rompere l'esperienza di governo gialloverde e, perciò, esprima massima fiducia nei confronti del suo leader: "Ho constatato tante volte che quello che qualcuno gli contestava come un errore nel breve termine in realtà era una scelta giusta. Salvini ha un fiuto e una capacità di vedere lontano incredibili", dice. Ora, toccherà solo aspettare il discorso che Giuseppe Conte farà nell'Aula di Palazzo Madama il prossimo 20 agosto per capire quale sarà l'iter della crisi anche se Calderoli è convinto che il premier si dimetterà subito dopo averlo pronunciato. A quel punto la palla passerà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dovrà gestire la crisi.
Una crisi che, per l'ex ministro per le Riforme, non è ricomponibile. Almeno tra Lega e M5S, dal momento che Salvini "ha sopportato anche gli insulti più sanguinosi fino a che ha potuto. Poi il rapporto è degenerato".
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