Dopo 20 anni di servizio, Domenico Giani, comandante della Gendarmeria vaticana, se ne va. Sono queste le ultime voci che si rinciorrono negli ambienti vaticani, dopo il colloquio tra il Santo Padre e il comandante. Giani, secondo quanto appreso da AdnKronos, avrebbe consegnato le proprie dimissioni nelle mani di Papa Francesco.
Per l'ufficialità, però, bisognerà aspettare il comunicato definitivo della sala stampa, che per il momento non è arrivato. All'origine della rottura del rapporto lavorativo potrebbe esserci la divulgazione di notizie e documenti inteni, collegati all'inchiesta sulle presunte operazioni finanziarie effettuate all'estero. Il divieto di ingresso in Vaticano per i cinque indagati avrebbe dovuto rimanere segreto, invece qualcuno, probabilmente all'interno della Gendarmeria, ha divulgato la notizia e la responsabilità è ricaduta sul comandante.
Domenica mattina, alla messa per la canonizzazione di cinque nuovi santi, Giani era ancora al fianco di Papa Francesco, in San Pietro. Eppure, sembra che la decisione sia ormai stata presa e pare si stia studiando una "via d'uscita onorevole", per l'uomo che ha affiancato anche Ratzinger.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il comandante avrebbe radunato tutti i "suoi" gendarmi, per informarli sulla fine del suo mandato. Giani avrebbe salutato i gendarmi ieri, al termine della messa, sottolineando la propria "amarezza" e la propria "estraneità" ai fatti.
Ora si tratterà di capire se il comandante verrà destinato ad un altro incarico all'interno del
Vaticano o se gli verrà assegnata una diversa destinazioni. Sempre secondo le fonti del Corriere, in queste ore si sarebbe parlato di un impiego al Viminale o in organizzazioni che svolgono importanti ruoli all'estero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.