C’è anche una culla ricoperta d’oro tra gli arredi in stile Luigi XVI, a metà tra lo sfarzoso e il kitsch, che adornavano le otto villette sequestrate ieri ad alcuni membri del clan dei Casamonica a Roma.
Nell'inventario dei beni sequestrati dai vigili, oltre a quadri, statue d’oro, tigri di porcellana, cucine intarsiate e letti a baldacchino, c’è anche un lettino che assomiglia ad un vero e proprio trono, con imbottitura di raso e decori in legno placcato d’oro. Tutto, insomma, nelle dimore dei boss, doveva essere sfarzoso, compreso l’arredamento per le camere dei più piccoli, anche queste ammobiliate all’insegna del cattivo gusto. Fortuna che oggi gli ex inquilini hanno protestato definendosi "povera gente", davanti alle ruspe entrate in azione a via del Quadraro per rendere inagibili gli edifici abusivi.
Le operazioni di sgombero, secondo quanto ha dichiarato il comandante della Polizia Locale, Antonio Di Maggio, andranno avanti anche nel pomeriggio. “La rimozione e lo smaltimento dei materiali”, sempre a detta del capo dei vigili, invece, avverranno in una seconda fase. Per completare l’opera di bonifica dell’area, sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico, saranno necessari una trentina di giorni.
Nei villini abitavano circa quaranta persone, tutte collegate al clan Casamonica, che durante il blitz di ieri non hanno opposto resistenza, ma che oggi promettono, attraverso l’avvocato Tiziano Gizzi, di voler intraprendere una battaglia legale contro il Comune impugnando “l’ingiunzione di demolizione” per ottenerne
l’annullamento.Intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato che lunedì alla Romanina verrà abbattuta un’altra villa appartenente alla famiglia Casamonica, che diventerà “un giardino per i residenti del quartiere”.
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