Con l'avvicinarsi delle comunali di Roma anche la battaglia elettorale entra nel vivo e i candidati ed i partiti che li supporteranno non risparmiano affondi.
Gli stessi staff che organizzano la campagna di preparazione al voto dei due principali contendenti, vale a dire Enrico Michetti e Roberto Gualtieri, annunciano una lotta senza esclusione di colpi: "Ancora non avete visto nulla", dichiarano infatti, come riportato da Marco Antonellis di Tpi.
I dem hanno aperto le danze, utilizzando la questione Durigon per attaccare il candidato del centrodestra: "Tutti ne parlano ed esprimono la loro opinione, meno uno: Michetti, candidato di Salvini e Meloni a sindaco di Roma", affondano dal Pd. Dopotutto "Durigon è un pezzo da novanta per il Carroccio del Lazio e della Capitale".
Anche l'intitolazione di un parco di Latina diviene pretesto per un'ulteriore polemica da scatenare contro Michetti: per il Pd è infatti perfettamente legittimo chiedere al candidato rivale "se pensa sia giusto cambiare il nome del parco di Latina ed intitolarlo al fratello del Duce. Può esprimere una propria opinione", domandano polemicamente i dem, "o deve chiedere il permesso ai suoi sponsor fan della famiglia Mussolini? I romani devono sapere, Michetti non scappi, come sta facendo da ogni dibattito. Faccia sentire la sua voce in autonomia, se ne è in grado. Michetti, se ci sei batti un colpo".
Per vincere a Roma bisogna screditare il proprio avversario, una strategia in cui il Partito democratico non è secondo a nessuno: ecco perché, trattandosi di un tema particolarmente caldo, la scelta di colpire sull'affaire Durigon, in grado di mettere i bastoni tra le ruote sia a Michetti nella Capitale che a Salvini a livello nazionale.
Ma a tenere banco in queste ultime ore è soprattutto una notizia trapelata di recente: il centrodestra, stando a quanto riferito da Tpi, starebbe pensando a riesumare la figura dell'ex primo cittadino Gianni Alemanno. Per lui, su spinta del Carroccio, sarebbe pronta la proposta di uno scranno in giunta: "Bisogna cominciare a smuovere una campagna elettorale che stenta ancora a decollare", si sussurra tra le file del centrodestra. Alemanno, di recente assolto dalla Corte di Cassazione, sarebbe un uomo ripulito e pronto a scendere nuovamente in campo.
"Non c’è più quel fango che mi era stato tirato addosso. Finisce un incubo durato sette anni", aveva dichiarato l'ex sindaco dopo l'assoluzione. Per lui, pertanto, si riaprirebbero le porte del mondo della politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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