"Così i pusher hanno ridotto il corpo di Desirée a oggetto sessuale"

Lo stupro di Desirée Mariottini è durato per ore: così gli aguzzini hanno ridotto il suo corpo a oggetto sessuale

"Così i pusher hanno ridotto il corpo di Desirée a oggetto sessuale"

Lo stupro di Desirée Mariottini è durato per ore. I suoi aguzzini non hanno avuto pietà di quella ragazzina di 16 anni che ha trovato la morte in cun container di un cantiere abbandonato a San Lorenzo. Di fatto, secondo quanto emerge dalle carte dell'inchiesta e soprattutto dalle testimonianze di chi ha visto cosa è accaduto nella stanza dell'orrore, la violenza è stata selvaggia fino a portare il corpo della ragazzina allo sfinimento. Il cockatil fatale con cui i pusher hanno storidito la ragazzina ha di fatto abbassato le difese di Desirée. La 16enne non ha potuto opporre resistenza alla violenza inaudita degli stupratori che a turno l'hanno violentata. Dai racconti dei testimoni emerge il quadro di una vera e propria "fila" per alternarsi nella stanza dell'orrore. Ma sono gli inquirenti a parlare di un quadro inquietante che riguarda il modo in cui è stato trattato il corpo della ragazzina: "Gli antipilettici e gli antipsicotici hanno privato Desirée di capacità di reazione e l'hanno ridotta ad un mero oggetto di soddisfazione sessuale".

Un corpo su cui accanirsi senza scrupoli. Ma in questa storia emerge un'altra figura. Una donna straniera ha rivestito Desirée ormai morta e avrebbe aiutato gli altri a spostare il corpo.

Un gesto questo che però la resa complice di quel branco di morte. Nemmeno lei si è opposta agli ordini delle beleve con cui di fatto hanno posto il veto sulle chiamate al 118. Bastava una telefonata per salvare la vita di questa ragazza...

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