I prossimi due anni si preannunciano ricchi di lavoro per l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, che intende ridisegnare la mobilità di domani ammettendo che dovrà partire dalle fondamenta. Prima di tutto l’assessore, secondo quanto riportato da Il Tempo, avrebbe puntato il dito contro le troppe automobili che girano per la città e con la cultura dei cittadini romani che proprio non vogliono pensare di lasciare a casa la macchina per spostarsi nella Capitale.
“Diciamo subito che la pedonalizzazione è un mezzo di trasporto. Noi invece siamo una città autocentrica, abbiamo 600 macchine ogni mille abitanti e il numero delle macchine ha superato quello delle patenti. Vuole sapere in centro? Urbanisticamente non è una zona fatta per le macchine. La ztl dovrà essere per forza rafforzata: oggi entrano tutti, auto elettriche, si parla anche di ibrido e man mano la flotta aumenta e quindi aumentano anche i veicoli che possono entrare nella ztl, e questo è inaccettabile. Pensi solo che abbiamo 28 mila mezzi di sharing che sono uno strumento che consente di muoversi all'interno del centro storico, certo, ma il problema più grave è che se tu entri con lo sharing non sai dove parcheggiarlo. Solo le autovetture di proprietà dei residenti sono 17 mila mentre gli stalli tariffati 11 mila” ha tenuto a spiegare l’assessore.
La polemica dell'assessore
Neanche si può pensare di fare più stalli perché, come lo stesso Patanè ha ammesso, non saprebbe proprio dove farli: “Abbiamo provato a dire facciamo un po' di parcheggi interrati, ma la soglia archeologica è devastante. La soluzione allora più logica è non fare arrivare altre macchine”. Come arrivare quindi in centro una volta che si è deciso di lasciare la macchina nel box? Attraverso le nuove linee che il Comune starebbe organizzando. A ottobre del 2024 dovrebbe arrivare la nuova metropolitana Ambaradan-Colosseo, considerata fondamentale perché scambia con la linea B. L’assessore ha poi aggiunto: “Ci saranno poi nuove linee tranviarie, sempre entro 2024 porteremo due importanti linee tranviarie in centro storico, una è la linea Giardinetti-Tor Vergata che collegherà la periferia di roma del VI municipio e poi da Termini partirà la TVA Termini Vaticano Aurelio. Attraverso queste infrastrutture molto importanti sistemiamo un po’ l'accesso al centro storico”.
Considerando che al momento ci sono ancora 600 autobus con più di 14 anni, entro il prossimo anno dovranno essere sostituiti. Intanto ieri, secondo quanto asserito da Patané, sono stati inaugurati i primi 70 mezzi ibridi della Mercedes, mentre altri 29 arriveranno più avanti e poi altri 22. Sarebbero già 121 quelli acquistati e pronti a scendere in strada. E non è mancata la polemica: “È un'eredità della giunta precedente che però non trovava i 40 milioni per pagarli, noi ci siamo riusciti” ha detto l’assessore.
"Entro aprile avremo 8 treni"
Patanè ha anche assicurato che le promesse sulla Roma-Lido saranno mantenute: “Avremo tre treni fino al 6 gennaio, dal 7 altri tre treni e una riduzione della frequenza dagli attuali 45 minuti ai 20, 22. Entro aprile i treni saranno 8 e quindi si aspetterà 15 minuti di media tra un treno e un altro”. Discorso a parte meritano le piste ciclabili. Quelle che stanno creando maggiori problemi sono le transitorie, come per esempio Pineta Sacchetti o Gregorio VII. “Il problema è stato non ridefinire gli spazi esistenti ma aggiungere soltanto un'infrastruttura.
Ci diamo tempo un anno per valutare l'impatto che hanno, nel frattempo stiamo studiando con il Dipartimento come correggere gli errori fatti su alcuni tratti che creano maggiori disagi” ha spiegato l’assessore che per il futuro sta già pensando ai taxi droni, ideali anche per il trasporto merci, che secondo le sue previsioni diventeranno realtà alla fine del 2024.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.