Alle 14.40 di giovedì 4 novembre il sindaco uscente di Roma, Virginia Raggi, si è seduta sui banchi dell’opposizione, gli stessi che erano stati in passato il suo, di De Vito, di Frongia e Stefàno. Gli altri tre hanno poi cambiato lavoro. Lei invece è ancora lì, e ha tutti gli occhi puntati addosso. Con la seduta di insediamento dell'Assemblea capitolina ha avuto inizio ufficialmente la nuova consiliatura in Campidoglio.
Il ritorno della Raggi in Aula
Appena entrata nell’Aula Giulio Cesare, dalla parte opposta a quella usata negli ultimi cinque anni, l’ex primo cittadino di Roma ha scritto su Facebook: “Inizia una nuova consiliatura in Comune. Oggi sono tornata in Campidoglio per partecipare alla prima Assemblea Capitolina in qualità di consigliera comunale eletta, più di 200mila cittadini mi hanno votata. Roma è la città che amo, ci sono tanti progetti da continuare e portare a termine per migliorarla. Insieme a me, in consiglio comunale, siederanno Linda Meleo, Paolo Ferrara, Antonio De Santis e Daniele Diaco. Buon lavoro a tutti!”. Quattro ore di discussione in cui, come sottolineato da Il Messaggero, l’ex sindaco ha tenuto sempre lo sguardo fisso sul cellulare, scambiando solo qualche parola con i suo colleghi 5stelle. L’unico momento in cui ha lasciato il posto è stato per infilare la scheda nell'urna delle varie votazioni.
L'ex sindaco: "Roma è la città che amo"
La Raggi ha trovato anche la voglia di ricordare i vecchi tempi con Lavinia Mennuni e Giovanni Quarzo, anche loro all'opposizione ai tempi del sindaco dem Ignazio Marino: “Ti ricordi? È un po’ come nel 2013...”. E si sarebbe anche lasciata andare a un commento riguardo le difficoltà riscontrate nel suo mandato. Quarzo ha raccontato: “Ci ha detto: qui purtroppo la macchina, i dirigenti, rispondono soprattutto al Pd e noi gli abbiamo dato ragione; quasi tutti i dirigenti sono stati nominati tra gli anni 90 e i primi 2000, con le giunte della sinistra”. Una dura stoccata ai dem.
A fine seduta risuonano quelle parole che l’ex sindaco ha scritto su Facebook all'inizio dell'Assemblea capitolina, nelle quali ha manifestato il suo amore per la Città Eterna: “Roma è la città che amo. Ci sono tanti progetti da continuare e portare a termine per migliorarla”.
Forse per qualche momento ha ripensato a quando cinque anni fa era entrata in quella stessa Aula e aveva ricevuto gli applausi di tutti i suoi sostenitori, dei colleghi grillini. Il giorno in cui suo il figlio Marco aveva preso posto sullo scranno del sindaco.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.